Si torna a parlare di compatibilità tra mediazione immobiliare e creditizia. A fornire l’occasione sono stati questa volta i lavori finalizzati alla conversione del decreto-legge 13 giugno 2023, n. 69 “DL Salva Infrazioni”, provvedimento nato con l’obiettivo di favorire la riduzione del numero complessivo delle procedure di infrazione avviate dalla Commissione Europea nei confronti del nostro Paese che, ad oggi, è superiore alla media degli altri Stati membri dell’Unione Europea.
Ne ha dato notizia oggi la Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali), precisando che durante le discussioni presso la Commissione IV Politiche dell’Unione Europea del Senato erano stati presentati 5 emendamenti volti a ripristinare l’incompatibilità tra l’attività di mediazione immobiliare e quella del credito. Emendamenti che poi sarebbero stati ritirati nei giorni scorsi, dopo una “tempestiva e proficua interlocuzione della Federazione con i parlamentari firmatari”.
“A indurre i senatori firmatari a presentare tali emendamenti, l’erronea indicazione, prospettatagli da un’altra organizzazione sindacale, del fatto che la chiusura della procedura d’infrazione europea 2018/2175, sarebbe avvenuta per merito esclusivo della L. 238/21 (legge che aveva reintrodotto l’incompatibilità tra le due attività) quando invece è stata proprio la norma voluta da Fiaip e sostenuta da tutte le forze politiche, ovvero l’art. 28 della L. 118/22, in vigore dal 27 agosto 2022, che, nel ristabilire la compatibilità tra la mediazione immobiliare e quella del credito, ha determinato, così come richiesto dall’Europa, il decisivo allentamento del regime delle incompatibilità di cui all’art. 5 co. 3 della L. 39/89 con conseguente archiviazione della procedura, avvenuta il 29 settembre 2022”, si legge in un comunicato stampa.
“Registriamo con grande favore il ritiro di tali emendamenti volti ad eliminare una norma che, oltre ad aver ampliato le opportunità, in termini di servizi, per le agenzie immobiliari e per i professionisti del credito e favorito la collaborazione tra loro nella massima legalità e trasparenza a beneficio del mercato e a tutela del cittadino, è stata decisiva per la chiusura della procedura d’infrazione contro il nostro Paese, archiviata ormai 10 mesi fa – ha affermato dichiara Gian Battista Baccarini, presidente nazionale Fiaip -. Ringraziamo i Senatori Scurria, Matera, Nastri, Pellegrino, Satta (FdI), Murelli, Borghi, Centinaio (Lega), Zanettin (FI), Lombardo (Azione/Italia Viva), Lorefice, Bevilacqua (M5S) che hanno compreso le ragioni dell’opportunità di tali emendamenti decidendo, responsabilmente, per il loro ritiro, e scongiurando, in tal modo il pericolo della riapertura di una procedura già archiviata, tutto ciò in linea e coerenza con le finalità del provvedimento di voler chiudere le procedure avviate e non rischiare di riaprire quelle già chiuse”.