Fidimed: erogato il secondo microcredito di libertà a donna vittima di violenza

Fidimed LogoA un anno di distanza dal primo, Fidimed ha erogato il secondo “microcredito di libertà” a una donna vittima di violenza. La neoimprenditrice ha ricevuto 50.000 euro per avviare una propria attività economica in Centro Italia nel settore dell’industria cosmetica.

Inoltre, da oggi, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è disponibile sui canali social di Fidimed un video realizzato da Marina Taglialavore, consigliere d’amministrazione, e da molte professioniste che lavorano in Fidimed, con il quale si incoraggiano le vittime di violenza a ricorrere a questo strumento agevolato che apre le porte all’indipendenza economica dal proprio aguzzino.

Il fondo del “Microcredito di libertà” è stato istituito dal Dipartimento Pari Opportunità della presidenza del Consiglio dei Ministri ed è gestito dall’Ente nazionale per il Microcredito, con partner l’Abi, Federcasse e la Caritas. Prevede l’erogazione, a donne assistite da centri antiviolenza o ospiti di case rifugio, di un prestito agevolato sulla base  di un progetto industriale redatto con l’assistenza di un tutor, per un importo fino a 50.000 euro garantito all’80% da Mediocredito Centrale e al 20% da Fidimed, restituibile in 7 anni.

Siamo stati i primi in Italia a sottoscrivere il protocollo con l’Ente nazionale del Microcredito Abbiamo anche erogato il primo finanziamento un anno fa e siamo molto felici, soprattutto come donne di Fidimed, a essere riuscite a erogare il secondo microcredito proprio oggi, per dare un segnale forte ad una platea di donne, purtroppo sempre  più ampia, che a causa delle violenze subite si isolano dalla vita sociale e spesso hanno paura di rientrarvi perché ancora dipendono economicamente da altri, da parenti, talvolta perfino dal loro aguzzino dal quale non riescono a sganciarsi del tutto. Per questo con il video che abbiamo realizzato le incoraggiamo ad avvicinarsi con fiducia a Fidimed, che è presente con la propria rete su tutto il territorio nazionale: perché attraverso il Microcredito di libertà possono avere l’assistenza necessaria a conquistare finalmente l’emancipazione economica e a rientrare a pieno titolo nella società cominciando una nuova vita, dignitosa e, ci auguriamo, piena di realizzazioni e successi” -dichiara Marina Taglialavore .