Fimaa a Oam e Mef: necessario tracciare un confine tra mediatori creditizi online e fisici

Fimaa Italia, logoChiarire gli obblighi di antiriciclaggio dei mediatori online e tracciare un confine tra chi opera sul web e le reti fisiche. È la richiesta avanzata dalla Fimaa (Federazione italiana mediatori agenti d’affari) al Mef (ministero dell’Economia e delle Finanze) e all’Oam (Organismo agenti e mediatori).

Lo ha reso noto oggi la Federazione, precisando di aver presentato un interpello a Mef e Oam in merito agli obblighi di adeguata verifica della clientela, previsti dalla normativa antiriciclaggio, per i mediatori creditizi che operano online e offline.

L’iniziativa, spiega la Fimaa, è nata per rispondere alle crescenti preoccupazioni di molti mediatori creditizi associati, che rilevano una disparità operativa e concorrenziale tra i mediatori creditizi fisici e quelli online.

La modalità fisica richiede che il mediatore incontri personalmente il cliente per verificarne l’identità e la conformità alla normativa antiriciclaggio, mentre i mediatori online procedono senza contatto diretto con il cliente, limitandosi alla raccolta di dati anagrafici tramite i propri siti web. Focus sull’adeguata verifica e impatti sulla concorrenza.

In particolare, l’interpello mira a chiarire se sia legittimo, ai sensi del D.Lgs. 231/2007, per i mediatori creditizi online adempiere agli obblighi di adeguata verifica della clientela senza un contatto diretto e personale, in assenza di modalità di identificazione a distanza (firma digitale, Spid, Cie). Tale pratica potrebbe, infatti, generare vantaggi concorrenziali significativi, riducendo tempi e costi rispetto agli operatori “fisici”, che invece devono sostenere risorse per incontri diretti con i clienti.

L’intervento di Fimaa Italia è volto a garantire che tutti gli operatori nel settore della mediazione creditizia rispettino le stesse regole e siano competitivi su basi eque, nel rispetto della disciplina antiriciclaggio. È essenziale che il mercato sia regolamentato in modo da preservare la trasparenza e la legalità, tutelando al contempo gli operatori fisici da una concorrenza potenzialmente sleale”, ha dichiarato il coordinatore della Consulta dei mediatori creditizi, Angelo Spiezia.

Fimaa Italia confida “in una risposta rapida e chiara dalle autorità per offrire ai propri associati, sia fisici sia online, le linee guida necessarie per un corretto operato nel rispetto delle normative vigenti”.