Fimaa e i sindacati confederati incontrano il Ministero dell’Economia e delle Finanze sull’attuazione del d.lgs. 141/2010

Il 26 marzo 2012 si terrà un incontro tra la Federazione Nazionale FIMAA e il Ministero dell’Economia e delle Finanze sull’attuazione del Decreto Legislativo 13 agosto 2010, n. 141 “direttiva 2008/48/CE relativa ai contratti di credito ai consumatori, nonché modifiche del titolo VI del testo unico bancario (decreto legislativo n. 385 del 1993) in merito alla disciplina dei soggetti operanti nel settore finanziario, degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi”.

La FIMAA da sempre promotrice delle azioni a difesa delle aziende della mediazione e degli interessi che coinvolgono i soggetti che con esse collaborano, agli inizi di marzo ha fatto richiesta di un incontro al Ministero dell’Economia e delle Finanze che ha accolto la possibilità di un confronto in merito allo sviluppo normativo relativo alla legislazione riguardante il comparto della mediazione creditizia.

Durante questo importante appuntamento saranno chiesti maggiori chiarimenti sulla figura del “collaboratore” che, secondo quanto previsto da bozza di correttivo del D.Lgs. n. 141/2010 (Modifiche all’art. 17 del D.Lgs.13 agosto 2010, n. 14 – Art.10: “Ai fini del presente decreto legislativo [e del Titolo VI-bis del d.lgs. 1° settembre 1993, n. 385] per collaboratori si intendono coloro che operano sulla base di un incarico conferito ai sensi dell’articolo 1742 del codice civile”), verrebbe altrimenti ricondotto alla figura dell’agente di commercio.

Il presidente di FIMAA ITALIA Valerio Angeletti ha dichiarato: “Ringrazio il Ministero dell’Economia e delle Finanze, per la disponibilità dimostrata nell’avere accolto la nostra richiesta di incontro presentata congiuntamente con i sindacati NIDiL/CGIL, FENAMEC/FeLSA/CISL, R12/IULCA/UIL e SIMEDIA/ALE/UGL, che hanno lavorato con noi nell’interesse collettivo di tutto il comparto. Sono molto soddisfatto in quanto l’avvio di questa consultazione che rappresenta un importante passo verso un dialogo e un confronto che deve divenire sempre più serrato, vista l’importanza che tale questione riveste per il comparto della Mediazione Creditizia”.