“Dai cambiamenti in atto nel comparto bancario possono derivare importanti vantaggi per i mediatori creditizi. Assistiamo a una diminuzione degli sportelli bancari e del ricorso al canale bancario da parte della clientela e questo può aprire nuovi spazi di mercato per la consulenza legata al credito”. Lo ha affermato oggi Angelo Spiezia, coordinatore della consulta dei mediatori creditizi della Fimaa, Federazione italiana mediatori e agenti d’affari, in apertura del convegno “Il mercato creditizio e immobiliare nell’era digitale” dell’associazione.
La rete di sportelli bancari in Italia
Secondo i dati illustrati questa mattina da Spiezia, prosegue il trend di riduzione del numero di sportelli bancari. Negli ultimi 10 anni sono stati chiusi oltre 9.700 sportelli, di cui quasi il 61% negli ultimi 5 anni. Solo nell’ultimo anno, il loro numero è sceso di circa 1.100 unità (-4,3%).
Si consolida e si rinnova lo spazio per la consulenza in filiale, per cui si progettano ambienti più accoglienti e riservati: in tal senso, la pandemia del 2020 ha posto le basi per far evolvere ulteriormente il ruolo dell’agenzia nei modelli di servizio, come sta accadendo per il ruolo del punto vendita di molti settori extra bancari.
La rete di sportelli: confronto con i paesi Europei
Nell’ultimo decennio si è assistito a un progressivo processo di razionalizzazione della rete distributiva. Tra il 2008 e il 2019 il numero di sportelli delle banche italiane è sceso di circa un terzo, arrivando a 24.312. A dicembre 2019, il numero di filiali per 100.000 abitanti in Italia era inferiore a quello di mercati con caratteristiche similari come la Francia e la Spagna, ma superiore a quello della Germania, che pur avendo un numero di sportelli maggiore (26.620) risulta più popolosa.
Le modalità di uso dell’agenzia presso i bancarizzati
Secondo il riepilogo proposto dalla Fimaa questa mattina, gli stili di vita più dinamici e il crescente uso di canali e strumenti digitali contribuiscono a ridurre l’incidenza dei clienti frequentatori dell’agenzia. Diminuisce nel contempo la frequenza delle visite allo sportello (-29% dal 2008), assumendo sempre più il ruolo dell’agenzia quello di un luogo deputato ad una relazione qualificata per effettuare consulenza su operazioni complesse a maggior valore aggiunto per il cliente e per la banca.
L’evoluzione degli atm
In termini di numerosità, gli atm hanno registrato negli ultimi anni un calo, in coerenza con la riduzione del numero di sportelli nonché con la crescita delle transazioni effettuate mediante bonifici, carte di pagamento o addebiti preautorizzati. Tuttavia, nel 2019 si è assistito ad un leggero aumento degli atm presenti in Italia, in particolare con riguardo alle apparecchiature che erogano contante in luoghi pubblici. Contemporaneamente, il numero di POS per effettuare le transazioni di pagamento elettroniche aumenta costantemente.
Uno sguardo all’uso del web presso la popolazione italiana
“La struttura dei modelli distributivi bancari accompagna (quando non anche traina) la tendenza della popolazione italiana all’uso dei diversi strumenti di comunicazione ed esplorazione del mondo digitale. L’uso intenso e quotidiano dei diversi dispositivi digitali mette in evidenza alcuni comportamenti dei cittadini di cui occorre tener conto nello sviluppo dei modelli di servizio. In particolare, lo smartphone continua a configurarsi come un canale prioritario per tempo speso e incidenza della popolazione in grado di accedervi quotidianamente“, ha concluso l’analisi della Fimaa.