Finanziamenti Pmi, dalla Ue regole meno severe per gli Stati

CreditoLa Commissione europea ha approvato nuove regole sugli aiuti di Stato alle piccole e medie imprese innovative e a media capitalizzazione che stanno cominciando la loro attività. In base alle nuove norme, a partire dal prossimo luglio, i Paesi potranno quindi mettere a punto strumenti di finanziamento fino a 15 milioni per queste imprese, senza temere le indagini Ue sugli aiuti di Stato, che normalmente scattano sopra 1,5 o 2,5 milioni a seconda del tipo di impresa, sempre che il finanziamento sia giustificato.

L’obiettivo della nuova disciplina è sostenere le imprese in un momento in cui hanno grandi difficoltà nell’accesso al credito. Le nuove norme, come ha spiegato il vicepresidente della Commissione Joaquin Almunia, prevedono anche la partecipazione obbligatoria degli investitori privati per il finanziamento delle Pmi innovative: la partecipazione privata che si aggiungerà agli stanziamenti pubblici potrà variare da un minimo del 10% a un massimo del 60% del totale, a seconda dell’eta’ dell’impresa e del suo livello di rischio.

Questo, secondo la Commissione, permetterà un sostegno pubblico più importante, perché allo stato i mercati privati sono i più reticenti a fornire finanziamenti.