Se i calcoli fossero eseguiti senza tener conto degli ultimi contratti, sottolineano gli esperti di Fitch, si otterrebbe un valore superiore all’1,71%, molto vicino al record negativo dell’1,79% toccato a marzo dell’anno passato.
“È ancora presto per capire cosa ha determinato l’aumento delle insolvenze nel quarto trimestre 2011” , ha spiegato James Zanesi, direttore del finance team dell’agenzia. “L’unico dato certo che abbiamo al momento è relativo al calo dei prezzi delle case”.
Stando alle previsioni di Fitch le performance relative ai mutui dovrebbero risultare negative anche nel primo trimestre 2012, sulla scia delle spese di Natale.
“I mutuatari più esposti, come i lavoratori autonomi, si trovano davanti una sfida non indifferente per rispettare le scadenze di pagamento delle rate del mutuo” , ha sottolineato ancora l’agenzia, aggiungendo che comunque la percentuale di insolvenze, seppure superiore alla media storica dell’Australia, è ancora molto bassa rispetto a quello della maggioranza degli altri Paesi.