Il consiglio di amministrazione di Gabetti Property Solutions, riunitosi sotto la presidenza di Elio Gabetti, ha approvato il progetto del bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2011, che si chiudono rispettivamente con una perdita netta di 28,1 e di 31,7 milioni di euro. L’EBITDA consolidato delle attività in funzionamento ammonta ad euro -1,9 milioni, in miglioramento del 65% rispetto al 31 dicembre 2010.
In data 7 febbraio 2012 il consiglio di amministrazione di Gabetti Property Solutions S.p.A. ha approvato il Piano Strategico 2012-2015, asseverato in data 8 febbraio 2012 ai sensi dell’art. 67 l.f., le cui linee guida delineano una nuova strategia volta all’implementazione di un modello di business basato esclusivamente sui servizi immobiliari che permetta al Gruppo di perseguire la continua ricerca di un posizionamento di eccellenza nel settore di riferimento.
Sulla base di tale presupposto, il conto economico del Gruppo Gabetti dell’esercizio 2011 è stato opportunamente riclassificato, separando dall’attività in funzionamento i risultati delle linee di business oggetto di dismissione. Per omogeneità di confronto è stato riclassificato anche il conto economico dell’esercizio 2010.
Nel corso del 2011, il Gruppo ha operato in un contesto generale che continua ad evidenziare una difficile situazione politico, economico e finanziaria a livello nazionale ed internazionale, con riflessi negativi anche nel mercato immobiliare, dove il numero delle transazioni, principale indicatore del mercato di riferimento, nel 2011 ha visto un calo dell’1,9% rispetto al 2010.
In tale contesto, appare significativo il deciso miglioramento registrato dalla linea di business Agency che al 31 dicembre 2011 ritorna ad evidenziare un EBITDA positivo per Euro 2,9 milioni, invertendo il risultato negativo di Euro 2,9 milioni realizzato a fine esercizio precedente, con unincremento del 17% dei ricavi d’intermediazione immobiliare della rete diretta (Corporate, Fractioning & Building e Luxury) e con il significativo contributo al miglioramento del margine da parte delle reti sottostanti la sub holding Tree Real Estate S.r.l. (Gabetti Franchising, Professionecasa e Grimaldi) anche in conseguenza del consolidamento integrale della stessa a partire dall’acquisizione del controllo avvenuto in data 16 febbraio 2011.
Tree Real Estate S.r.l. e alle società da questa controllate che, a partire dal 16 febbraio 2011, vengono consolidati integralmente. Nel precedente esercizio le società controllate dalla subholding Tree Real Estate S.r.l. erano valutate con il metodo del patrimonio netto e pertanto i ricavi da attività di franchising da queste generati rientravano all’interno del risultato netto delle società valutate ad equity.
Al 31 dicembre 2011 nel Gruppo Tree Real Estate risultano sottoscritti contratti di franchising immobiliare in 1.546 zone contrattuali (1.621 al 31 dicembre 2010) con 1.272 agenzie operative (1.300 al 31 dicembre 2010). Nel corso dell’esercizio 2011 le reti del Gruppo Tree Real Estate hanno sottoscritto n. 233 nuovi contratti di affiliazione al lordo delle risoluzioni, dimostrando l’elevata capacità di aggregazione delle reti e la forza dei marchi, nonostante l’attuale difficile contesto di mercato.
In tale contesto ed in linea con le strategie definite dal Management, sono stati portati a risoluzione e sostituzione numerosi contratti non più corrispondenti con gli standard qualitativi richiesti dal Gruppo, con particolare riferimento all’attività di cross-selling ed alle posizione debitorie.
L’ammontare complessivo dei costi e delle spese operative dell’attività di Agency è incrementato da euro 12.774 mila di fine esercizio precedente ad Euro 20.513 mila al 31 dicembre 2011 (+61%), dato però che include l’effetto del consolidamento integrale di Tree Real Estate S.r.l. e sue controllate.
L’esercizio 2011 ha evidenziato buoni risultati derivanti dal continuo processo di efficientamento e riduzione dei costi di struttura, con una razionalizzazione dei costi fissi che ha portato a privilegiare i costi variabili a beneficio di una minor rigidità del conto economico e il conseguente abbassamento del livello di break-even.
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