La ristrutturazione delle due gse ( government sponsored enterprises), ha precisato Geithner, dovrà far parte di “una più ampia riforma del sistema finanziario immobiliare”, dopo la quale “non esisteranno più nella stessa forma in cui hanno operato nel passato” e “i guadagni dei privati non saranno più sovvenzionati da perdite pubbliche, i capitali e le sottoscrizioni dovranno essere appropriate, la protezione dei consumatori sarà rafforzata e i rischi eccessivi ridotti”.
In questo contesto i funzionari dell’amministrazione statunitense stanno cercando intanto di ottenere che la Federal housing finance agency (Fhfa) ammorbidisca la propria resistenza in merito ai prestiti contratti dalla Fannie Mae e Freddie Mac.
Nel corso di un’audizione davanti alla commissione di Vigilanza del Congresso, il segretario del Tesoro, affiancato dal presidente della Federal reserve Ben Bernanke, ha spiegato che il governo sta lavorando con il direttore della Fhfa Edward DeMarco per capire se alcune svalutazioni relative a determinate tipologie di mutuatari possano essere fatte in un modo che risulti gradito all’agenzia.
“Quello che stiamo cercando di fare – ha spiegato Geithner – è tentare di convincere DeMarco ad effettuare una nuova valutazione della situzione, dato che riteniamo che esista un modo di procedere più coerente con il mandato che la sua agenzia ha riceuto dal Congresso. Mi aspetto di avere notizie entro un paio di settimane”.