Gli agenti finanziari sono persone fisiche (autonome) o giuridiche impegnate nella commercializzazione di prodotti finanziari per conto di un’entità di credito con la quale non sono legati da un rapporto di lavoro dipendente.
Gli istituti di credito devono, per legge, redigere un rapporto di tutti gli agenti e del loro operato che, una volta all’anno, deve essere comunicato al Banco di Spagna.
“L’ente creditizio è responsabile della conformità e delle azioni svolte dall’agente. A tal fine, essa deve sviluppare adeguate procedure di controllo”.
Ai sensi dell’art. 21 RD 84/2015, gli agenti degli enti creditizi (agenti finanziari) sono: “Le persone fisiche o giuridiche a cui un ente creditizio ha concesso potere di agire nei confronti dei clienti per conto del soggetto principale, nella negoziazione di operazioni tipiche dell’attività di un istituto di credito”.
Agenzie di consulenza finanziaria e agenti creditizi a confronto
Nel contesto spagnolo è importante distinguere le mansioni svolte dalle Agenzia di Consulenza Finanziaria rispetto alle funzioni di un agente del credito autonomo. Una Società di Consulenza Finanziaria, ad esempio, può commercializzare i prodotti di entità diverse, mentre l’agente finanziario promuove solo la commercializzazione dei prodotti di una società. Di consueguenza, le Società di Consulenza Finanziaria (EAFI) commercializzano una varietà di prodotti finanziari maggiore rispetto a un agente finanziario che secondo la normativa è tenuto a commercializzare i profotti di una sola entità.
La normativa vigente: RD 1245/1995
Gli agenti sono utilizzati dalle banche principalmente per offrire i loro prodotti a clienti situati in luoghi in cui non esiste una rete di uffici, dove mancano le filiali. Dall’articolo 22 della legge RD 1245/1995 che regolamenta la creazione di banche, attività transfrontaliere e altre questioni relative al regime giuridico degli enti creditizi, possiamo mettere in relazione le caratteristiche di base che regolamentano la figura dell’agente creditizio.
La sua attività non può estendersi alla formalizzazione di avalli, garanzie o altri rischi di firma.
I contratti di agenzia devono essere stipulati per iscritto, specificando le operazioni che possono essere condotte dall’agente. Questi deve firmare un contratto con un unico istituto di credito, ma può eseguire anche altre attività o professioni.
Gli enti creditizi che operano in Spagna (istituti di credito spagnoli e le filiali di banche estere) sono tenuti ad aggiornare e a segnalare al Banco di Spagna un rapporto dettagliato sull’operato dei suoi agenti. Tale documento deve essere inserito in forma di allegato alla relazione annuale delle entità.
L’istituto di credito è responsabile del rispetto delle norme di ordine e disciplina negli atti compiuti dal mandatario, verso deve sviluppare adeguate procedure di controllo.
Un agente può rappresentare solo un istituto di credito o enti creditizi appartenenti al medesimo gruppo consolidato.
Gli agenti di istituti di credito non possono agire attraverso subagenti.
Quando il contratto di agenzia contempla il versamento di fondi all’agente sotto forma di contante, assegni o altri strumenti di pagamento, questi fondi non possono essere versati sui conti bancari dell’agente, neanche temporaneamente.
Gli istituti di credito spagnoli che stipulano accordi con altre banche straniere per agire come agenti di quest’ultime, devono informare la Banca di Spagna di tali rapporti.
Se i contratti di agenzia contemplano operazioni previste ai sensi della Legge del Mercato dei Valori, gli istituti di credito e i loro agenti devono soddisfare anche le norme contenute nella legge e le sue norme di attuazione.
La figura dell’agente creditizio nello scenario post-crisi
“La figura dell’agente durante questi ultimi anni di crisi ha dovuto superare pressioni e difficoltà considerevoli. In particolare, questa situazione ha riguardato gli agenti impegnati in operazioni di attivo (mutui e prestiti, polizze assicurative). Gli unici sopravvissuti sono quelli che nel loro bilancio hanno clienti con buoni numeri di passività nei conti, nei fondi comuni di investimento o in azioni. Le reti di agenti costituiscono un’arma commerciale importante per le banche, però in questi momenti di crisi, molti professionisti stanno lasciando l’attività per la caduta dei margini e per il volere delle stesse entità di credito per finalità legate alla diminuzione dei costi di gestione” sostiene Pau A. Montserrat (BBVA.ES).