Googe Ads, dal 21 giugno in vigore nuove regole sulle inserzioni di prestiti e cqs. UpFinance: come aggiornare la lead generation

Per garantire ai propri utenti un servizio di advertising sempre più sicuro e trasparente, a partire dal 21 giugno Google aggiornerà le proprie “procedure di applicazione in caso di violazioni ripetute”, volte a individuare e bloccare le inserzioni pubblicitarie che non rispettano le norme sugli annunci, incluse quelle relative a prodotti e servizi finanziari come prestiti e cessione del quinto.

Il nuovo adeguamento delle inserzioni pubblicitarie sui prestiti

Perché un’inserzione o un gruppo di inserzioni non vengano approvate da Google basterà davvero poco, anche solo l’omissione di talune informazioni come, ad esempio, la mancata indicazione nelle informazioni di contatto di un indirizzo fisico valido dell’attività promossa”, spiega Cassandra Menga, ceo e responsabile marketing di UpFinance.

Nel caso dei prestiti, poi, vi sono norme ancora più specifiche che, dal 21 giugno 2022, potranno diventare ancora più restrittive. Per citare alcuni esempi, non devono mancare comunicazioni relative a:

  • il periodo minimo e di quello massimo per il rimborso;
  • il Tasso annuo effettivo globale (Taeg) massimo o di un tasso simile calcolato conformemente alle norme locali vigenti;
  • la mancata pubblicazione di un esempio rappresentativo del costo totale del prestito, comprese tutte le commissioni applicabili.

Rendere le inserzioni conformi a Google Ads significa aggiornare, oltre alle inserzioni stesse, anche tutti gli altri elementi che costituiscono una campagna. “Questo significa intervenire in primo luogo su tutte le note informative delle landing page, elemento che contribuisce all’assegnazione del punteggio di qualità di una campagna e al conseguente posizionamento degli annunci – prosegue Menga -. Proprio per questa complessità così specifica del settore di cui ormai siamo ampiamente consapevoli, in UpFinance abbiamo attivato un sistema di monitoraggio automatico degli aggiornamenti Google e il nostro team si occupa della revisione periodica di keywords, annunci e landing page al fine di garantire il rispetto delle norme”.

La regola dei tre avvisi e i rischi per gli account pubblicitari

Il mancato rispetto delle norme sugli annunci pubblicitari viene preso molto seriamente dal colosso di Mountain View. Una mancata conformità al regolamento di Google Ads approvato lo scoro aprile potrebbe risultare nella sospensione del proprio account pubblicitario. O, nei casi in cui la violazione sia sistematica e prolungata nel tempo, nella sua sospensione definitiva.

Dal 21 giugno 2022, infatti, nel caso in cui la violazione delle norme si verifichi in maniera ripetuta nel tempo, si attiverà il cosiddetto sistema dei tre avvertimenti.

Primo avvertimento L’account Google Ads verrà sospeso per tre giorni, alla fine dei quali sarà regolarmente riattivato. Per riprendere la pubblicazione degli annunci è comunque necessario correggere o rimuovere i contenuti segnalati e compilare e inviare un modulo di accettazione.

Secondo avvertimento Se viene rilevata una violazione della stessa policy entro 90 giorni dalla prima sospensione, Google invierà un secondo avvertimento. In questo caso l’account verrà sospeso per sette giorni.

Terzo avvertimento Verrà inviato solo nel caso in cui la stessa norma venga ulteriormente trasgredita entro 90 giorni dal secondo avvertimento. In questo caso l’account Google Ads verrà definitivamente chiuso.

Come cambia la lead generation su Google Ads dal 21 giugno 2022

Gli aggiornamenti della normativa sulle inserzioni di lead generation nel particolare settore dei prestiti e dei finanziamenti, inclusa la cessione del quinto, possono risultare complessi da individuare per chi non si occupa in maniera verticale e specializzata delle inserzioni in Google Ads su prodotti e servizi finanziari. “Per i nostri clienti abbiamo già predisposto l’adeguamento dell’account e abbiamo preparato un vademecum che sintetizza tutti i requisiti da verificare nella redazione delle informative legali da pubblicare sulla landing page – conclude la ceo di UpFinance. Il nostro modello di lead generation, infatti, prevede che ogni cliente riceva i lead su una landing page di sua proprietà, a suo nome e tramite campagne di lead generation su Google Ads, il canale che restituisce i leads di migliore qualità in totale trasparenza. Rispetto ad altri provider, infatti, i nostri clienti sanno perfettamente da dove arriva ogni lead e hanno la possibilità di accedere alle loro campagne nel loro account dedicato. Contattandoci senza impegno è possibile ricevere un’audit gratuita per accertarsi di essere in regola con l’adeguamento richiesto da Google”.