Grande partecipazione, sia in termini di presenze sia di interesse, al summit “La nuova mediazione creditizia: partnership e processi di consolidamento organizzativo”, promosso congiuntamente da Link Soluzioni srl. e K Servizi spa. “L’incontro – riferisce Arturo Selvi, promotore dell’iniziativa in qualità di responsabile sviluppo e pianificazione strategica di Link Soluzioni e recentemente insignito del ruolo di coordinatore del Comitato tecnico degli intermediari del credito dell’Ufi (Unione finanziarie italiane) – aveva come obiettivo l’approfondimento e l’analisi della nuova normativa introdotta dal decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 141 e il confronto sulle sue immediate conseguenze operative, anche in considerazione della recente accelerazione attuativa che ha portato alla nascita e al riconoscimento giuridico dell’Organismo per la gestione degli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi”.
L’Organismo, anche denominato Oam, istituito con il citato decreto legislativo nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 128-undecies del Tub (Testo unico in materia bancaria), è competente in via esclusiva e autonoma per la gestione degli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi previsti dagli articoli 128-quater e 128-sexies del Tub. A tal riguardo l’Oam ha attivato il proprio sito internet il 29 marzo scorso, abilitandolo il 14 maggio per la registrazione dei soggetti interessati. La registrazione ha, comunque, soltanto un carattere prodromico all’ottenimento della effettiva iscrizione all’elenco, che decorrerà molto probabilmente a partire da questo mese.
I lavori della mattinata, dopo una breve introduzione di Arturo Selvi che ha illustrato lo stato di attuazione della nuova normativa, hanno visto l’intervento di Davide Bonaudo, responsabile commerciale di K Servizi, e di Pierantonio Furian, amministratore unico di Link Soluzioni.
Davide Bonaudo, dopo aver illustrato la vision e la mission e le caratteristiche del modello organizzativo e operativo di K Servizi, ha compiuto una rigorosa analisi dell’andamento del mercato di riferimento, evidenziando come la sua forte contrazione, con la conseguente riduzione dei ricavi in capo ai diversi attori della filiera, contestualmente agli stringenti adempimenti previsti dalla nuova normativa, renda ormai improponibile i modelli organizzativi che hanno caratterizzato, nel recente passato, l’operatività degli intermediari del credito operanti in Italia.
“ In questa prospettiva – ha precisato Bonaudo – già da tempo, K Servizi ha avviato una profonda riflessione sulla sostenibilità del proprio modello organizzativo, condividendo le opportune verifiche con altri prestigiosi operatori in ambito nazionale”.
In ultimo, il responsabile commerciale di K Servizi, ha evidenziato come tali verifiche stiano vivendo una forte accelerazione, proprio nell’imminenza delle iscrizioni ai nuovi elenchi dell’Oam.
Pierantonio Furianha, invece, tentato di fornire le risposte più pertinenti alle questioni poste da Davide Bonaudo, ha focalizzato l’attenzione dell’uditorio sulle caratteristiche fondanti della nuova figura professionale del mediatore creditizio e dei suoi peculiari e irrinunciabili requisiti di onorabilità e professionalità, ma anche e soprattutto, di indipendenza e autonomia.
Il fattore centrale su cui Link intende edificare il nuovo modello organizzativo e operativo è, infatti, rappresentato dai servizi di consulenza, mediazione creditizia e assistenza ad ampio raggio nei confronti dei futuri clienti che dovrà caratterizzare, per qualità professionale e trasparenza etica, in modo distintivo le attività commerciali e distributive della propria rete di collaboratori.
L’intervento di Pierantonio Furian, coerentemente con queste premesse, ha illustrato in ultimo le nuove vision e mission di Link Soluzioni, entrambe caratterizzate dall’obiettivo di individuarsi e strutturarsi come il “mediatore creditizio dei territori”, capace di creare alta visibilità alla propria rete commerciale anche attraverso l’utilizzo massivo di avanzati strumenti di Ict, e le di promuovere le attività di ciascun collaboratore, sia pur esso persona fisica, come fosse una vera azienda, portatrice di razionale ed efficace operatività e di alte competenze professionali e irrinunciabilmente radicata ai propri mercati territoriali.
Nel pomeriggio, i partecipanti, per gran parte mediatori creditizi, hanno condotto un serrato e pragmatico dibattito, confrontandosi sulle problematiche più rilevanti e sugli adempimenti che gli operatori del settore dovranno garantire nei prossimi mesi al fine di compiere i necessari adeguamenti organizzativi, coerentemente con il nuovo dettato normativo.