Il consiglio di amministrazione di Iccrea Banca ha approvato oggi il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato di gruppo al 31 dicembre 2023, confermando i risultati preliminari già analizzati e approvati in data 13 febbraio 2024, e il piano industriale 2024-2026 del gruppo Bcc Iccrea.
Lo ha reso noto oggi il gruppo bancario, precisando di aver esteso l’orizzonte di piano al 2026 per la necessità di aggiornare i target del gruppo in considerazione sia del raggiungimento/superamento (con due anni di anticipo) a fine 2023 dei principali obiettivi 2025, che della presenza di uno scenario (in particolare sul livello dei tassi di interesse) sostanzialmente differente rispetto alle previsioni effettuate nel precedente piano.
In particolare, il piano 2024-2026 “mantiene le direttrici di sviluppo e crescita del gruppo previste nel precedente piano, confermandone l’evoluzione verso una situazione patrimoniale ancor più robusta, una qualità degli attivi allineata alle medie delle principali banche del mercato italiano, una redditività sostenibile, anche diversificando le fonti di ricavo, e una rilevante posizione di liquidità, mantenendo una forte impronta localistica e mutualistica, nel rispetto dei valori che ispirano il credito cooperativo”.
I principali target 2026
Qualità del credito
- Npl ratio lordo: 3,3%
- Npl ratio netto: 1,3%
- Coverage: Past due al 31%, UTP al 61% e sofferenze all’83%.
- Costo del credito: 71 bps
Il piano fattorizza gli elementi di incertezza dello scenario macroeconomico, prevendendo in arco piano, in ottica molto conservativa, un default rate medio su valori prossimi al 2%, a fronte del 1,3% registrato sia nel 2023 che nei primi mesi 2024. Tali previsioni risultano estremamente caute sia in considerazione delle attuali evidenze che delle previsioni dei principali operatori di mercato; tuttavia, l’adozione di marcati livelli di prudenza, coerenti l’approccio prudente al rischio del Gruppo, è funzionale all’obiettivo di assicurare consistenti buffer patrimoniali anche in scenari stressati.
Profilo di capitale e liquidità
- CET1 ratio: 23,4%
- TC ratio: 23,8%
- RWA: 71,2 miliardi di euro (CAGR +3,4% principalmente legati alla componente credito). Sulla crescita degli RWA incidono per circa 2,8 miliardi anche le novità regolamentari introdotte dalla CRR3.
- LCR: 213%
- NSFR: 154%
Volumi e profittabilità
- Impieghi netti clientela: 94,6 miliardi di euro (CAGR 23-26: +1,3%, sostenuti da circa 50 miliardi di nuove erogazioni)
- Attività finanziarie: 55,9 miliardi di euro (CAGR 23-26: -2,9%)
- Raccolta diretta da clientela: 137,5 miliardi di euro (CAGR 23-26: +0,6%, ossia +2,7 miliardi nel triennio)
- Raccolta indiretta: 75,2 miliardi di euro (CAGR 23-26: +6,4%, ossia in crescita di 12,7 miliardi in arco piano trascinata dalla crescita delle poste di raccolta qualificata)
- Margine di interesse: 3,7 miliardi di euro (CAGR 23-26: -3,1%)
- Commissioni nette: 1,5 miliardi di euro (CAGR 23-26: +3,6%)
- Margine di intermediazione: 5,2 miliardi di euro (CAGR 23-26: -2,1%)
- Costi operativi: 3,2 miliardi di euro (CAGR 23-26: +1,4%)
- Cost/income: 61,5%
- Utile netto: circa 1.150 milioni di euro (1.858 milioni di euro nel 2023)
- ROA: 0,7% medio nel triennio