A causa dei pesanti sinistri catastrofali derivanti da eventi climatici estremi che hanno colpito il Centro Nord del Paese, il gruppo Itas ha chiuso l’esercizio con un risultato netto in diminuzione rispetto al 2022, pur tuttavia registrando un utile netto pari a 28,7 milioni di euro e una significativa crescita del patrimonio netto.
“Una forte capacità di resilienza che si è riflettuta anche sul capitale di vigilanza, confermando la bontà di una gestione prudente e attenta. Lo certifica il robusto indice di solvibilità di fine 2023 pari al 223%, in incremento rispetto al precedente esercizio (+7 p.p.)”, precisa la società in un comunicato stampa.
“In un anno, il 2023, funestato da eventi naturali disastrosi, che hanno impattato in maniera straordinaria e mai vista prima il settore assicurativo, Itas Mutua ha saputo confermarsi come un player assicurativo solido, attento alla gestione economica e affidabile nei confronti dei propri soci – ha affermato Alessandro Molinari, amministratore delegato e direttore generale –. A fronte infatti di oltre 220 milioni di euro di danni da eventi naturali, la compagnia ha saputo fornire veloce e adeguata protezione ai Soci colpiti e nel contempo mantenere in sicurezza i conti della compagnia. Lo testimonia il dato in incremento del Solvency Ratio, cresciuto di 7 punti, e il rafforzamento del patrimonio della compagnia. Nel corso del 2023, anche l’agenzia di rating Fitch ha premiato il lavoro della compagnia, migliorando il rating a BBB+ con outlook stabile. L’agenzia ha valutato in maniera positiva i conti aziendali e le misure manageriali che hanno permesso di rispondere alle incertezze e alle instabilità che hanno caratterizzato i mercati. La collaborazione con la nostra rete agenziale – continua l’ad – è stata fondamentale e ci ha permesso di mantenere fede agli obiettivi di piano, così come la costante spinta all’innovazione digitale ci ha consentito di rafforzare la posizione di Itas nel mercato in termini di efficienza operativa e dinamismo commerciale, confermando la compagnia come leader nel settore delle polizze instant”.
I risultati del segmento danni
Nel settore danni l’esercizio ha visto una sostenuta e generalizzata ripresa del volume d’affari, sopra la media di mercato. Il gruppo Itas, infatti, ha chiuso il 2023 con ricavi assicurativi derivanti da contratti emessi per 801, milioni € (+9,3% rispetto al precedente esercizio) con ricavi cresciuti in maniera equilibrata nei vari comparti per oltre 68 milioni di euro. La crescita è stata spinta principalmente dal comparto auto (+17,0%) e dal comparto property ed r.c. generale, che evidenziano un aumento di 26,2 milioni euro. Per quanto riguarda il comparto auto, l’aumento è imputabile principalmente allo sviluppo di azioni a sostegno del premio medio – per mitigare almeno in parte gli effetti negativi dell’inflazione – e della nuova produzione.
Con riferimento al comparto non auto, la crescita dei premi è stata pari all’8,2% rispetto al 2022, concentrata prevalentemente nel portafoglio property (+11,4%) e nel portafoglio r.c. generale (+4,8%).
In generale, come già evidenziato, il segmento danni nel 2023 è stato caratterizzato da un ruolo straordinario degli effetti negativi provocati da fattori atmosferici. Il combined ratio conservato è risultato pertanto in peggioramento e si attesta al 99% (91,1% nel 2022) tenuto altresì conto dell’effetto di sconto delle passività assicurative.
Segmento vita
Per quanto riguarda il comparto vita, la raccolta complessiva dei premi raggiunge l’ammontare di 340,6 milioni di euro, con una contrazione del 5,7% rispetto all’esercizio precedente. La società evidenzia che la diminuzione si è registrata “per effetto dell’andamento delle polizze relative a ‘assicurazioni sulla durata della vita umana’ afferente alle gestioni separate (-18,1% rispetto al 2022)”.
Rimane invece positivo il trend dei rami sui quali la compagnia ha puntato nel proprio piano strategico: le polizze legate al rischio di non autosufficienza, hanno registrato una performance del +27,4% e anche lo sviluppo di Plurifonds – il fondo pensione aperto di Itas Vita – prosegue la sua dinamica di crescita, mantenendosi tra i principali fondi pensioni aperti del settore assicurativo per dimensione e per risultati. I premi emessi sono stati in crescita rispetto al 2022 di 6,3 milioni € attestandosi a 190,4 milioni € (184,1 milioni € nel 2022). Le nuove adesioni hanno registrato un importante incremento (oltre 12 mila unità in più rispetto al 2022) portando il numero degli aderenti a superare le 118 mila unità.
Impegno di sostenibilità
Nel 2023 il gruppo Itas ha continuato ad investire per una crescita sostenibile ed equilibrata, in linea con i valori mutualistici che lo contraddistinguono sul mercato. La responsabilità ambientale si conferma nei dati: 362 tonnellate di co2 evitate grazie all’acquisto di energia rinnovabile; 1,8 milioni € in interventi di riqualificazione immobiliare.
L’attenzione alle persone e alle comunità si è tradotta in 5.739 persone – tra dipendenti e intermediari – a servizio dei soci assicurati sul territorio; oltre 3 milioni € destinati a favore dei territori in cui la Mutua opera in Italia con oltre 190 enti e associazioni sostenute.
L’etica del business e il modello di governance partecipato si confermano punti di forza che spingono la crescita della compagnia in particolare nel rapporto con i propri Soci, con 1,5 reclami per milione di premi (r.c. auto) contro una media di mercato pari a 3,55.
Soddisfazione per i risultati ottenuti nel 2023 viene espressa anche dal presidente di Itas Mutua Giuseppe Consoli che, alla fine di aprile, cesserà l’incarico per raggiunti limiti di mandato in seno al cda della capogruppo: “Lascio un’azienda in salute, con un consiglio che poggia su basi solide, relazioni umane sincere e ancorato al modello mutualistico come elemento strategico di sviluppo per il futuro. Dal punto di vista economico i numeri della capogruppo Itas Mutua sono lì a testimoniarlo: un Solvency ratio oggi al 253% (era al 240% nel 2021), una raccolta premi passata da 735 milioni nel 2021 a 843 milioni nel 2023 e un Patrimonio che si conferma solido e forte a garanzia di libertà e autonomia. Ma oggi Itas è molto più di questi pur importantissimi dati. E’ un’azienda centrale nel sistema economico trentino, protagonista sui tavoli assicurativi nazionali, rilanciata nell’immagine e nell’autorevolezza. Questo è il lascito di cui vado più orgoglioso”.
Infine uno sguardo al futuro della compagnia: “Sono convinto che la gestione manageriale dell’azienda sia in mani capaci e prudenti che – mi auguro – lavoreranno per costruire un futuro florido e ricco di soddisfazioni, muovendosi sempre in linea con l’essenza e il carattere identitario della nostra mutua. Un dna che, da oltre 200 anni, è quello di un modello di sviluppo incentrato non sulla crescita economica fine a sé stessa, ma una crescita giusta, equilibrata, sostenibile, capace di generare valore anche per la collettività. Il rapporto con i nostri Soci rappresenta un elemento centrale di conduzione aziendale e, sotto questo profilo, il Piano strategico ha previsto specifici presidi di natura organizzativa a vantaggio proprio di un ulteriore rafforzamento dei rapporti con i delegati e i soci assicurati”.