Nel corso del 2016 Gruppo Nsa ha accompagnato oltre 3.400 pmi nel percorso per ottenere uno o più finanziamenti dal Fondo centrale di garanzia, che mediamente si aggirano attorno ai 200.000 euro (più 28% rispetto alla media italiana), nonostante accompagni al finanziamento non i clienti della banca (quelli che conosce), ma nuovi clienti (operazioni ritenute generalmente più rischiose).
Il risultato, spiega una nota, coniuga sviluppo commerciale per la banca con un particolare successo nell’entità del finanziamento ed è stato possibile grazie a un utilizzo accurato di un proprio modello di business plan: uno strumento che fornisce dati concreti e sempre aggiornati sullo stato di salute dell’impresa e dei suoi progetti di sviluppo.
“La fase storica del credito contro garanzia – ha commentato Gaetano Stio, presidente del Gruppo Nsa – sembra ormai poco percorribile. In un’economia reale che cambia costantemente, è necessario imparare a sviluppare metodologie e procedure predittive che trasformino le idee e i progetti imprenditoriali in numeri, fornendo alle banche elementi concreti per comprendere il futuro delle imprese e, allo stesso tempo, educando le imprese a un approccio più trasparente e cristallino verso il sistema bancario. Solo la crescita di una fiducia reciproca può migliorare ulteriormente il rapporto banca-impresa e, di conseguenza, la disponibilità di credito per le imprese”.