I nuovi tassi usurari in vigore dal primo luglio

Come è noto il calcolo delle soglie viene effettuato trimestralmente dalla Banca d’Italia sulla base dei tassi di interesse effettivi globali medi emanati dal ministero dell’Economia e delle finanze. A tali valori, aumentati di un quarto, vengono addizionati quattro punti percentuali: tra la soglia e il tasso medio non può esserci una differenza superiore agli 8 punti percentuali. I tassi medi, nel periodo di riferimento, si sono attestati al 5,51% per i mutui a tasso fisso e al 4,34% per quelli a tasso variabile.

Per i prestiti personali la soglia di usura salirà di oltre un punto percentuale, arrivando al 19,43% dal 18,15% del secondo trimestre, con un tasso medio del 12,34%.

Per il leasing immobiliare a tasso fisso la soglia è stata fissata al 14,09%, contro il 13,71% del secondo trimestre (il valore medio è pari a 8,07%). Per quello a tasso variabile il tasso considerato usurario è stato posto all’11,26%, sempre in crescita rispetto al 10,69% del secondo trimestre, con un valore medio di 5,81%. La soglia per il leasing strumentale sarà del 16,83% rispetto al 15,61% per gli importi fino a 25.000 euro; al 13,68%, rispetto al precedente 12,55%, per quelli oltre 25.000 euro.

Dinamica in controtendenza per la cessione del quinto dello stipendio e della pensione per valori fino a 5.000 euro, per i quali il tasso di usura è passato dal 20,31% del primo trimestre al 19,69% del secondo, per arrivare al 19,54% nel terzo (il tasso medio è al 12,43%). Per importi magiori di 5.000 euro, invece, la soglia salirà al 18,61%, dal 17,81% e 17,85% del primo e secondo trimestre. Il relativo tasso medio risulta pari all’11,69.