Ibl Banca, 22,9 milioni di utile netto nel 2013

Ibl Banca LogoIbl Banca ha chiuso il 2013 con un segno più davanti ai propri conti, mantenendo il trend di crescita nei settori che rappresentano il suo core business: finanziamenti personali e conti di risparmio. Il bilancio relativo all’esercizio 2013, approvato nei giorni scorsi dal consiglio di amministrazione, ha confermato infatti l’andamento in ascesa e in linea con il piano industriale della banca, che ha aspettative positive anche per il 2014, alla luce di quanto emerge da questi primi mesi.

Al 31 dicembre 2013, si legge in una nota, l’utile lordo di Ibl Banca è stato di 39,8 milioni di euro, con un dato netto pari a 22,9 milioni di euro per effetto dell’addizionale Ires, che ha pesato per 3,2 milioni di euro circa.

“Siamo molto soddisfatti dei risultati che abbiamo ottenuto nel 2013, considerando che, sul clima generale, hanno pesato incertezze e incognite – ha sottolineato Mario Giordano, amministratore delegato di Ibl Banca -. Come banca specializzata e che si rivolge ad una clientela retail, siamo riusciti a consolidare il nostro posizionamento nelle attività degli impieghi, operando principalmente nel credito contro cessione del quinto. Nella raccolta, dove siamo attivi con conti di risparmio, siamo stati premiati dal mercato per la proposta di un’offerta semplice da gestire, trasparente e remunerativa per i clienti”.

In aumento anche i volumi delle masse amministrate. A fine dicembre 2013, gli impieghi per i finanziamenti alla clientela retail hanno raggiunto 1,24 miliardi di euro, segnando un incremento del 39,1% rispetto al 2012.

Se si considerano gli impieghi complessivi (banche e clientela), il dato ammonta a 1,68 miliardi di euro, con un +27,9%.

Sul fronte della raccolta da clientela retail, Ibl Banca ha chiuso il 2013 a 930 milioni di euro, in aumento del 40,3% rispetto all’esercizio precedente.

La raccolta diretta complessiva (banche e clientela) ha invece raggiunto 2,65 miliardi di euro, in crescita del 63,4%

Da dicembre 2012 a dicembre 2013, il margine di interesse è passato da 10,9 a 34,2 milioni di euro, segnando un +217,4%.

Nello stesso periodo, il margine di intermediazione è salito da 49,5 a 84,1 milioni di euro, in crescita del 69,9%.

“Guardiamo con fiducia all’anno in corso – ha continuato Giordano -. Il settore del credito al consumo risente naturalmente ancora della crisi economica, ma si cominciano a registrare piccoli segnali di ripresa. I nostri risultati riferiti al primo trimestre ne sono una conferma: tra gennaio e marzo, infatti, il trend degli impieghi risulta in crescita di circa il 9%, mentre nella raccolta da clientela l’incremento si attesta al 30%”.