Il mese di aprile è stato caratterizzato da un robusto aumento dei canoni di locazione, cresciuto del 3,1% e pari a 12,5 euro/m2. È quanto si evince dall’ultimo report dei prezzi degli affitti pubblicato da Idealista, secondo il quale la variazione su base annuale ha segnato un incremento del 10,1%. Si tratta del massimo storico raggiunto dal prezzo dell’affitto in Italia da quando il portale immobiliare ha iniziato le sue rilevazioni statistiche (2012).
Canoni in aumento in 15 regioni
Secondo il rapporto di Idealista, i prezzi sono cresciuti in 15 regioni ad aprile, mentre 5 hanno avuto un andamento negativo. I maggiori aumenti si registrano in Calabria (9,4%), Marche (7,4%) e Liguria (5,1%). Rialzi superiori alla media nazionale del 3,1% in altre 4 aree: Valle d’Aosta (4,1%), Lazio (3,6%), Sardegna e Puglia (entrambe su del 3,3%). Aumenti in altre 8 regioni compresi tra il 2,4% della Toscana e lo 0,5% della Sicilia. Sul fronte dei ribassi, i maggiori spettano a Trentino-Alto Adige (-3%), Molise (-1,4%) e Basilicata (-1,3%). Giù anche Friuli-Venezia-Giulia (-0,9%) e Umbria (-0,1%).
“Per quanto riguarda i prezzi, la Valle d’Aosta è la regione più cara dello stivale con i suoi 18,2 euro/m2 seguita da Toscana (16,8 euro/m2) e Lombardia (16,6 euro/m2). Prezzi di richiesta superiori alla media italiana di 12,5 euro mensili anche in Emilia-Romagna (15,4 euro/m2), Trentino-Alto Adige (14,1 euro/m2) e Lazio (12,8 euro/m2). Nelle altre regioni prezzi che vanno dagli 11,6 euro della Liguria a scendere sino ai 6 euro mensili del Molise, la regione più economica per gli affittuari italiani”, precisa l’analisi.
Aumenti in 73 province su 104
I mercati provinciali continuano a segnare aumenti piuttosto diffusi in 73 province italiane su 104, e a registrare oscillazioni dei prezzi molto ampie, come dimostrano i rimbalzi di Crotone (28%), Latina (13,4%) e Macerata (12,1%), Grosseto (12%) e Pesar-Urbino (11,8%). I mercati provinciali intorno ai maggiori centri urbani italiani sono trainati da Bologna (5,9%), che precede, Roma (2,8%), Torino (2,1%), Napoli e Milano (entrambe su dell’1,1%). I maggiori cali, invece, si concentrano a Terni (-5,9%), Udine (-4,5%) e Piacenza (-4,3%).
“Lucca (28,7 euro/m2) è la provincia italiana più cara per gli affittuari. La seguono Ravenna (28 euro/m2), Belluno (27,9 euro/m2) e Grosseto (23,9 euro/m2). Richieste superiori alla media italiana di 12,5 euro mensili in altre 15 province italiane, che vanno dai 20,5 euro di Milano ai 13, 4 euro mensili di Roma. In 85 aree provinciali i valori restano inferiori alla media nazionale, compresi tra gli 11,9 euro mensili di Imperia e 4,8 di Enna, la provincia con i canoni di locazione più economici in Italia”, si legge nello studio di Idealista.
Milano si conferma la città con gli affitti più cari
Idealista ha infine rilevato aumenti nel 58% dei capoluoghi monitorati, mentre sono 5 le città le cui richieste dei proprietari sono rimaste invariate nell’ultimo mese: Bolzano, Cosenza, Reggio Calabria, Venezia e Livorno. I maggiori rialzi del mese di aprile toccano Pesaro (16%), Massa (14,5%) e Ragusa (9,4%). Altri 15 centri presentano variazioni sopra la media del periodo, compresi tra l’8,1% di Ravenna e il 3,2% di Novara. Per quanto riguarda i principali mercati cittadini italiani, si registrano rialzi forti a Bologna (5,8%) e Bari (4,4%); più stabili Napoli (1,7%) Torino (1,2%), Milano e Roma (in salita dello 0,8%), mentre Firenze (-1%) e Palermo (-2,1%) sono in calo. I maggiori ribassi del mese riguardano Arezzo (-9,3%), Cesena (-5,6%) e Lecce (-3,9%).
“Milano (22 euro/m2) si conferma anche ad aprile la città con gli affitti più salati dello stivale, ai massimi da quando l’indicatore di idealista è stato creato (2012). La seguono Firenze (18,3 euro/m2), Bologna (18 euro/m2) e Venezia (16,9 euro/m2). Di contro, le città più economiche per gli affittuari italiani risultano essere Caltanissetta (4,9 euro/m2), Reggio Calabria (5 euro/m2) e Vibo Valentia (5,4 euro/m2)”, conclude l’analisi.