Il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco ha rilasciato un’intervista al quotidiano La Repubblica. Rispondendo alle domande del giornalista Fabio Bogo il numero uno di Palazzo Koch ha difeso l’operato dell’istituto centrale in relazione al salvataggio di Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti e CariFerrara, spiegando che “siamo convinti di aver fatto il massimo possibile, portando alla luce situazioni di debolezza patrimoniale, inadeguatezze organizzative, malversazioni. Ogni volta che è stato necessario, abbiamo fornito alla magistratura piena informativa e la massima assistenza. L’interlocuzione con la Consob è stata ed è tuttora continua e approfondita, contrariamente a quanto suggerito da qualche ricostruzione. La nostra costante azione di vigilanza, anche sulle quattro banche, è ampiamente documentata. Siamo pronti a darne dettagliatamente conto nelle sedi istituzionali”.
Visco ha parlato anche del recepimento delle norme europee sul bail, sottolineando che “se non ben gestito, rischia di essere controproducente, rendendo più onerosa la raccolta bancaria. Le direttive che sono arrivate dall’Europa in questo campo hanno motivazioni serie e sono state comunque approvate, a suo tempo, da tutti i Paesi e votate a larghissima maggioranza dal Parlamento europeo. Nella loro applicazione pratica e nel modo di interpretarle, vi possono essere opinioni diverse quanto ai rischi e alle implicazioni legali. Ad esempio, il divieto di intervento del fondo interbancario di tutela dei depositi senza il coinvolgimento dei creditori di una banca in difficoltà, come talvolta si era fatto in passato, è motivato dagli uffici della Commissione col fatto che esso, pur utilizzando fondi privati, avrebbe acquisito natura pubblica. La questione, come molte altre che riguardano il recente intervento è complessa; è necessario uno sforzo di comunicazione e spiegazione che proseguirà”.