Iia: 50 nuovi soci nel 2024. Cresce la diversificazione: sempre di più le aziende non legate al settore assicurativo tradizionale

Italian Insurtech Association IiaNel 2024 l’Italian Insurtech Association (Iia) ha registrato l’ingresso di 50 i nuovi soci, quasi il 30% dei quali non appartiene al settore assicurativo tradizionale. Sale così a 219 il numero delle aziende associate.

L’ingresso di nuovi soci è un segnale chiaro della vitalità del nostro ecosistema e della crescente rilevanza dell’insurtech a livello nazionale e internazionale – ha dichiarato Simone Ranucci Brandimarte, presidente di Iia -. Con il contributo di una base associativa sempre più diversificata, siamo in grado di accelerare l’evoluzione del settore assicurativo favorendo la contaminazione con altri comparti e promuovendo soluzioni innovative che rispondano alle esigenze di un mondo in continua trasformazione”.

L’Italian Insurtech Association si pone l’obiettivo di creare un ecosistema dinamico e inclusivo, capace di promuovere la digitalizzazione e la sostenibilità nel settore assicurativo. Il 2024 ha rappresentato una pietra miliare per l’associazione e pone le basi per un futuro ricco di sfide e opportunità. Futuro che, secondo le previsioni di Iia, vedrà un incremento degli investimenti anche per il 2025, con i principali driver di crescita che saranno l’AI generativa, i modelli di open insurance e un’ulteriore diffusione dell’embedded insurance.

Con circa 700 milioni di euro investiti in Italia nel settore insurtech al 30 novembre, il comparto si prepara a superare il miliardo di euro di investimenti nel 2024. A trainare gli investimenti, come di consueto, troviamo le compagnie assicurative, con il 73% degli investimenti totali, seguite da banche, per il 12%, broker assicurativi per il 5%, start-up per il 2% e da player non assicurativi per l’8%”, precisa l’associazione.

Quest’ultimo dato è particolarmente rilevante, in quanto gli investimenti di player non assicurativi sono cresciuti dell’80% rispetto a quanto investito nel 2023, a ribadire la sempre maggior attrattività del settore. Tra i player attivi spiccano operatori del settore telco e del settore salute, che stanno ampliando le loro offerte anche verso servizi assicurativi da integrare nei loro prodotti. “A rafforzare il trend della diversificazione l’embedded insurance che sta ridefinendo la distribuzione delle polizze, integrandole nei processi di acquisto digitali di settori come e-commerce, utilities e retail. Questo approccio semplifica l’accesso ai servizi assicurativi e amplia la penetrazione dei prodotti sul mercato, evidenziando il potenziale di sinergie cross-settoriali”, prosegue.

L’anno appena trascorso ha segnato un ulteriore traguardo significativo per l’ecosistema insurtech italiano che sta vivendo una fase di profonda maturazione segnata dal passaggio dai prodotti agli ecosistemi e dalla presenza sempre più dirompente dell’AI all’interno dei processi e delle polizze.

Entro 2030 il 55% delle polizze assicurative emesse vedrà una componente di Intelligenza artificiale e le compagnie sfrutteranno soluzioni di AI per rendere i processi più efficienti, ridurre i costi e offrire servizi sempre più personalizzati. Dalla gestione automatizzata di sottoscrizioni e sinistri all’analisi predittiva dei rischi, l’AI accelera le operazioni e migliora la precisione”, conclude l’Iia