Il governatore della Banca d’Inghilterra torna a chiedere riforme immediate per il settore bancario

“Avremmo dovuto urlare ai quattro venti che è stato costruito un sistema in cui le banche sono troppo importanti per fallire, che le banche sono cresciute troppo in fretta e che hanno preso in prestito troppo, e che il cosiddetto regolamento light-touch non ha impedito tutto questo”, ha spiegato da Londra King.

Regolamentazione, risoluzione e ristrutturazione sono le tre priorità indicate dal governatore per scongiurare i problemi che affliggono l’Eurozona, “ben lungi dall’essere risolti”.

Per questo motivo la BoE ha “spinto le banche a pagare meno i loro azionisti e dipendenti per trattenere degli utili come cuscinetto contro eventuali perdite. Dobbiamo garantire che più soldi degli azionisti delle banche siano messi in programma, e che, di conseguenza, le banche si affidino meno al debito. Se le banche e i loro azionisti avranno più denaro da perdere, saranno più attenti nella scelta del creditore”.

 

Quello che serve è una disciplina normativa che consenta a una banca in fallimento di continuare a fornire servizi essenziali, mentre le sue finanze vengono salvate. “Esattamente ciò che è mancato quando ha fallito Northern Rock nel 2007, lasciando la nazionalizzazione come l’unica alternativa possibile”, ha dichiarato King, che ha anche ribadito il proprio appoggio alle raccomandazioni formulate dalla Commissione indipendente sul settore bancario, presieduta da Sir John, sulla ristrutturazione del sistema bancario.

La principale idea sul tavolo è quella di istituire un ring-fencing sulle operazioni bancarie di High Streets, in modo da creare dei meccanismi di salvataggio nell’ipotesi che qualcosa non funzioni e le banche si vengano a trovare in situazioni di difficoltà.