Già lo scorso 15 giugno la Bank of England ha attivato un fondo di emergenza semestrale per garantire liquidità al settore creditizio in difficoltà grazie a finanziamenti pari a 5 miliardi di sterline al mese.
Secondo quanto riferito dai media inglesi, è prevista una prima tranche da 30 miliardi il cui obiettivo sarebbe quello di riattivare il circolo virtuoso dei prestiti concessi dalle banche alle attività imprenditoriali, in modo da evitare un blocco causato dalle condizioni non vantaggiose richieste dagli istituti di credito in difficoltà alle aziende, a loro volta alle prese con la congiuntura sfavorevole.
Malgrado il dettagliato piano d’interventi, però, il timore espresso da alcuni esperti è quello di vedere le banche dirottare il credito ricevuto su altre iniziative finanziarie, lasciando del tutto invariata la situazione nel settore dei mutui.
Nel sottolineare con forza l’improbabilità di un simile scenario, Boulger ha bollato come infondati questi timori. “È vero che non tutti gli 80 miliardi promessi saranno impiegati per favorire la concessione di prestiti – ha sottolineato l’analista – ma si deve anche considerare che quello dei mutui residenziali è un settore tutto sommato poco rischioso per le banche. Inoltre si deve considerare che, se anche solo 10 miliardi fossero impiegati per stimolare l’erogazione di prestiti immobiliari, nell’attuale fase questa cifra farebbe la differenza”.