Ieri pomeriggio si è tenuto presso il Parlamentino del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il primo incontro del tavolo di consultazione istituito dal ministro Matteo Salvini per l’adozione di un “Piano casa e di future iniziative in materia di politiche abitative” nel quale, oltre al viceministro Edoardio Rixi e al sottosegretario Tullio Ferrante, erano presenti i rappresentanti delle principali associazioni di categoria del settore edilizio-immobiliare per un confronto sulle priorità per il mercato e per l’edilizia residenziale pubblica e sociale.
Il commento della Fiaip
“È con favore che accogliamo questa iniziativa che Fiaip propone da tempo e alla quale contribuiremo con proposte percorribili orientate ad aumentare l’offerta di abitazioni nel mercato e per fare ciò serve una fattiva sinergia tra pubblico e privato – ha dichiarato Gian Battista Baccarini, presidente nazionale Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) –. Il Piano nazionale sulla casa, assente da oltre 70 anni, deve prevedere una strategia nazionale sulle città che tracci delle linee guida precise per tutti i Comuni affinché adottino delle politiche abitative atte a risolvere il problema dell’emergenza abitativa sia tramite la previsione di un piano strutturato di edilizia residenziale sia sociale che pubblica, anche e soprattutto tramite la riqualificazione di quell’ingente parte di patrimonio pubblico dismesso o in disuso, sia tramite criteri incentivanti per l’iniziativa privata, di natura sia fiscale che tecnica, atti a favorire, non obbligare, come inizialmente previsto dalla Direttiva europea “Case green”, la transizione ecologica e digitale del patrimonio immobiliare italiano alimentando l’attrattività del nostro Paese, con conseguenti ricadute positive per la comunità, per gli operatori del settore e, in generale, per l’intera economia nazionale”.
Le proposte della Fimaa
Dopo la riunione, la Fimaa (Federazione italiana mediatori agenti d’affari), rappresentata dal vicepresidente vicario Maurizio Pezzetta, ha condiviso con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un documento contenente le posizioni della federazione relative al mercato immobiliare e nel quale la federazione chiarisce come il Piano casa svolga “un ruolo strategico nell’incremento e nella tutela del patrimonio immobiliare nazionale, nonché nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ed efficienza energetica del settore edilizio”.
Nel documento la federazione avanza, inoltre, alcune proposte come la promozione e l’agevolazione dei cambi di destinazione d’uso degli immobili che per la Fimaa rappresenterebbe una strategia fondamentale per adattare l’asset immobiliare alle mutevoli esigenze della società e del mercato, oltre alla tempestiva facilitazione delle autorizzazioni urbanistiche e l’agevolazione delle pratiche relative all’allineamento della conformità urbanistica e catastale. Secondo la Fimaa “si dovrebbe poi lavorare verso una proficua ottimizzazione del panorama edilizio, attraverso la razionalizzazione e, ove opportuno, la demolizione e ricostruzione, oltre che definire l’estensione della cedolare secca al 21% agli immobili ad uso commerciale che rappresenterebbe un passo significativo per favorire la semplificazione fiscale e stimolare gli investimenti nel settore commerciale. In ultimo si rinnova la richiesta di prevedere incentivi fiscali in materia edilizia”.