Immobiliare: boom di acquisti da parte degli stranieri

Mentre per gli americani l’acquisto di una casa rappresenta un rischio, per molti stranieri è ormai diventato un investimento vantaggioso. Nel periodo fra marzo 2011 e marzo 2012 gli acquirenti internazionali hanno infatti speso 82,5 miliardi di dollari, l’8,9% dei 928 miliardi totali spesi in immobili residenziali negli Stati Uniti.

Rispetto all’anno precedente si è registrato un aumento del 24%. Il 62% degli acquirenti ha pagato in contanti. Secondo un sondaggio della National Association of Realtors, circa il 55% degli acquirenti proviene da cinque Paesi: Canada, Cina, Messico, India e Gran Bretagna, mentre gli acquisti si concentrano per lo più in cinque stati americani: Florida, California, Texas, Arizona e New York.

“Quando gli stranieri vedono i nostri prezzi e li paragonano a quelli del mercato dei loro Paesi pensano che le nostre, più che vendite, siano dei regali”, ha dichiarato al Wall Street Journal Harvey Hernandez, amministratore delegato di Newgard Group, società di vendite immobiliari.

Per fare un esempio: il prezzo di un appartamento in un condominio vista oceano a Rio de Janeiro costa il 50% in più rispetto a uno equivalente a Miami.

Tra gli acquirenti, comunque, non tutti decidono di trasferirsi definitivamente nelle nuove dimore. Solo quattro stranieri su dieci fanno diventare i nuovi acquisti sul suolo americano le loro prime residenze, mentre gli altri preferiscono usarli come case per le vacanze o preferiscono affittarle; alcuni scelgono entrambe le opzioni. Molti, a causa delle tasse, decidono di non viverci per periodi più lunghi di sei mesi.