Il mercato immobiliare a Città del Messico è rimasto stabile, nonostante la situazione causata dall’emergenza covid: nel secondo trimestre gli acquisti e le vendite sono diminuiti leggermente e sono aumentati i contratti di locazione. A scattare una fotografia del comparto è l’ufficio studi del gruppo Tecnocasa, presente in Messico con 100 agenzie immobiliari e 17 punti vendita di mediazione creditizia Kìron, con più di 700 professionisti.
Nel secondo trimestre le compravendite sono rimaste stabili e non si è registrato un aumento significativo dei prezzi al metro quadro, lo stesso è avvenuto con le richieste di acquisto, raggiungendo, a settembre, gli stessi numeri registrati a gennaio e febbraio 2020.
“Attualmente il prezzo medio al metro quadro degli immobili usati a Città del Messico è di 1.360 euro, mentre quello delle nuove proprietà è di 1.795 euro”, spiega Martín Álvarez, Tecnocasa.
L’area della città in cui si riscontra il maggior interesse continua ad essere il centro-sud, dove è presente un’elevata concentrazione di servizi. I tempi di vendita sono di circa 60 giorni. La maggior parte delle richieste sono di acquisto (60%), meno inaffitto (40%).
“Gli acquisti vengono effettuati in contanti per il 43%, mentre ricorrono al mutuo il 57% dei soggetti. I crediti vanno da mutui governativi a prestiti bancari puri”, prosegue Álvarez.
A comprare casa sono sia uomini che donne, per la maggior parte Messicani stessi, di età compresa tra i 30 e i 55 anni, impiegati, alla ricerca della casa per uso diretto, anche se non mancano gli investitori. La tipologia preferita è quella medio-usata e si aggira intorno ai 90 mq, con la presenza di ascensore e spazi verdi comuni. Per chi investe il rendimento lordo annuo per un bilocale si attesta intorno al 5-7%.