Secondo gli esperti della società finanziaria, per la prima volta dal 2006 la richiesta di abitazioni proveniente da singoli e famiglie residenti sul territorio egli Stati Uniti ha superato i 2 milioni di unità, attestandosi per la precisione a 2,3 milioni.
“Quest’anno la domanda di case ha conosciuto un picco considerevole”, ha sottolineato John Sim, specialista di Jp Morgan Chase in investimenti strategici. “Una volta che i numeri superano la soglia dei 2 milioni si può essere sicuri al cento per cento di essere entrati nell’area della crescita. Per il prossimo anno ci attendiamo un ulteriore incremento delle richieste, che dovrebbero raggiungere i 2,7 milioni”.
Le previsioni della società sono supportate anche dai dati recentementte pubblicati dalla CoreLogic, che parlano di un incremento del 6,3% sul base annua del prezzo delle case ad ottobre, e dal CreditSuisse, che in base alla dichiarazioni rilasciate dal vice presidente Luke Scolastico ha aumentato le vendite di mortgage bond.
Su questo scenario di crescita grava comunque la minaccia del fiscal cliff. In mancanza di un accordo per evitare i tagli automatici alla spesa e una maggiore imposizione fiscale, l’aumento delle tasse potrebbe infatti bloccare le spese dei potenziali acquirenti di abitazioni, limitando in maniera consistente le compravendite che potrebbero essere concluse nel corso del prossimo anno.
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