La puntualità dei pagamenti delle imprese italiane nell’ultimo trimestre del 2021 conferma il trend già registrato a settembre, con una ripresa economica nonostante la coda lunga delle conseguenze della crisi pandemica per tutto il sistema Paese. Secondo i dati di Cribis, a dicembre 2021 i pagatori puntuali rappresentano il 38,5% del totale, mentre i pagamenti con oltre 30 giorni di ritardo raggiungono l’11%. Si tratta dei migliori dati dallo scoppio della pandemia.
“I dati relativi agli ultimi mesi dell’anno indicano un consolidamento della fase di ripresa cominciata nella prima parte del 2021 – ha commentato Marco Preti, amministratore delegato di Cribis -. L’impatto negativo dell’emergenza pandemica non si è ancora del tutto esaurito, ma si vedono chiaramente i segni di una ripresa, specie nella diminuzione dei pagamenti con ritardo grave, oltre i 30 giorni”.
Il Nord Est risulta l’area geografica più affidabile con il 46,3% di pagamenti regolari, mentre le imprese del Sud e le Isole mostrano un andamento più problematico con solo il 25,3%.
Per quanto riguarda i settori, lo Studio di CRIBIS indica fra i più virtuosi nei pagamenti i servizi finanziari con una percentuale del +50,8% dei pagamenti puntuali a fronte dell’all’8% dei ritardi gravi, bene anche il settore manufatturiero (+43,5%), con un numero in calo per quanto concerne i pagamenti con ritardi gravi che diminuiscono a quota 7,2%. Fatica il commercio al dettaglio dove troviamo la concentrazione più bassa di pagamenti puntuali (solo il 27,6% delle imprese), rispetto agli altri settori.