Credipass prende pubblicamente posizione sull’incompatibilità tra i ruoli di agente immobiliare e collaboratore di società di mediazione creditizia. E lo fa schierandosi apertamente dalla parte di Fiaip (Federazione italiana mediatori e agenti immobiliari professionali), contro la Fimaa (Federazione italiana mediatori agenti d’affari).
L’impossibilità di esercitare entrambe le professioni è stata sancita lo scorso gennaio, quando, con la legge n.238/2021 pubblicata nella Gazzetta ufficiale n.12 del 17 gennaio 2022, è entrata in vigore la Europea 2019-2020. Nella legge è ricompreso l’art. 5, che al comma 3 prevede appunto l’incompatibilità tra le due attività.
“L’emendamento è stato principalmente sostenuto da Fimaa in netta contrapposizione a Credipass che pur essendo partecipata da Fimaa ha deciso di sostenere le posizioni di Fiaip, che peraltro si è battuta come ha potuto per difendere gli interessi del settore assieme a Ama – ha dichiarato oggi l’amministratore delegato di Credipass, Mauro Baldassin -. Da rilevare la contraddizione in termini di Fimaa che se da una parte sostiene un emendamento, dall’altra partecipa al capitale di Credipass che insieme a molti altri si è mossa con decisione in direzione opposta e contraria”.
Baldassin ricorda che sull’incompatibilità delle due cariche, sono emerse posizioni contrastanti tra gli addetti ai lavori del settore immobiliare e creditizio e le varie associazioni di categoria. “Da una parte c’è chi sostiene che l’emendamento abbia portato chiarezza nel mercato, prevenendo conflitti di interesse, come nel caso di Fimaa. Dall’altra c’è chi ritiene, che queste attività di Fimaa non siano altro che l’espressione di anacronistiche posizioni che altro non fanno se non ostacolare l’evoluzione di una categoria che invece ha necessità di avviarsi su un percorso di evoluzione e crescita professionale”, spiega. A questo proposito Baldassin porta l’esempio del venditore d’auto che ha la possibilità di proporre un finanziamento, “mentre Fimaa ha lavorato per continuare ad impedire ad un agente immobiliare di poterlo fare. A questo punto se io fossi un agente immobiliare associato a Fimaa, mi farei delle domande”.
La linea seguita dalla Federazione italiana dei mediatori e agenti d’affari, secondo Baldassin, limita le opportunità professionali degli agenti immobiliari e non favorisce la semplificazione del processo di compravendita a vantaggio dell’intera filiera del mercato immobiliare.
Credipass ha deciso perciò di appoggiare in ogni modo la posizione di Fiaip, con la speranza che “la riforma possa recepire appieno le disposizioni europee, e consentire così agli agenti immobiliari di erogare un servizio coerente con lo svolgimento della loro attività, che oggi rappresenta un limite nei confronti dei clienti che hanno la necessità di acquistare casa tramite un mutuo, così come un limite alla possibilità di una più che opportuna e doverosa crescita professionale di tutto il settore dell’intermediazione immobiliare”.
Credipass confida inoltre che il legislatore ripristini la compatibilità tra gli agenti immobiliari e i mediatori creditizi. “Così come contiamo che anche Fimaa, socio di Credipass, riveda le sue attuali posizioni che non favoriscono il mercato libero, ma che anzi danneggiano sia gli agenti immobiliari sia i consulenti del credito che, aderendo all’associazione, si erano posti l’obiettivo di creare delle sinergie tra il mondo del credito e il mondo immobiliare a vantaggio delle due categorie”, conclude Baldassin.