Ing punta a entrare nel business del credito al consumo italiano entro fine anno e nei prestiti alle pmi entro fine 2015. Lo hanno rivelato Ralph Hamers, ceo del gruppo Ing, e Don Koch, ceo di Ing Bank in Italia, in un incontro ieri a Milano.
“Siamo nella fase conclusiva della ristrutturazione, il nostro programma di disinvestimenti per ripagare lo Stato olandese è quasi completo (Ing ha restituito 12,5 dei 13,5 miliardi dovuti) e siamo pronti a guardare avanti”, ha sottolineato Hamers, a Milano per la presentazione della nuova strategia che partirà da 32 milioni di clienti e da una presenza capillare (40 Paesi dal giusto mix di potenziale di miglioramento).
Quanto all’Italia, Ing mira a espandersi nei servizi alle imprese, nelle proposte di finanziamento e nelle iniziative commerciali anche entrando nel segmento delle pmi. L’obiettivo è quello di “triplicare il bilancio entro il 2017 con 500mila clienti in più“, ha spiegato Koch. In dettaglio l’istituto si propone di raddoppiare la raccolta retail e commercial banking dai 15 miliardi attuali a 30; di raddoppiare gli asset retail attuali (8 miliardi); e di toccare quota 1-2 miliardi nelle attività dirette alle piccole e medie imprese. Per ottenere simili risultati, Ing è pronta ad aggiungere ulteriori 150-200 milioni di investimenti destinati, nei prossimi anni, al nostro Paese rispetto a quanto già attualmente a budget e non svelato dal top management.