La start up Inpoi fondata dallo Startup Studio Mamazen ha allargato i propri servizi, includendo, oltra alla valutazione, anche la compravendita immobiliare. E ha avviato una campagna di crowdfunding.
La proptech ha infatti deciso di potenziare la propria piattaforma grazie a nuovo algoritmo di match, appena sviluppato, che consente di individuare in tempo reale i potenziali acquirenti interessati agli immobili presenti nel database di Inpoi. Ha inoltre ampliato i range di reportistica per le agenzie e concluso due nuove partnership con realtà del settore.
“Dal 2019 Inpoi, dopo aver sviluppato una tecnologia proprietaria che l’ha posizionata tra i migliori valutatori immobiliari online grazie al suo algoritmo basato sull’intelligenza artificiale, compie oggi un passo decisivo per diventare protagonista del settore immobiliare – ha dichiarato Gian Luca Ranno, ceo di Inpoi -. I risultati ottenuti e le richieste che abbiamo riscontrato sul mercato ci hanno spinto a puntare ancora più in alto, a voler allargare la gamma dei servizi digitali per i nostri utenti ed entrare in maniera più decisa nel settore immobiliare”.
Inpoi ha già ottenuto un pre-seed round da 350.000 euro da investitori provenienti dal settore immobiliare, e con le sue 100 agenzie partner e oltre 227.000 valutazioni immobiliari effettuate, la start up ha di recente siglato due partnership importanti. La prima con Subito.it, per potenziare la propria offerta di immobili rivolta ai privati, e la più recente con YurekAI, un motore di apprendimento automatico basato sull’intelligenza artificiale, in grado di automatizzare e ottimizzare la gestione delle offerte e la reportistica per le agenzie immobiliari.
Al fine di proseguire la crescita della start up fondata da Mamazen, è stata avviata una campagna di crowdfunding aperta anche ai piccoli investitori, che in sole due settimane è andata già in overfunding, raccogliendo oltre 100.000 euro.
“Siamo davvero entusiasti di questi risultati e del network di realtà che stanno collaborando con noi, a dimostrazione di come il digitale nel settore immobiliare possa davvero essere un driver di crescita e di cambiamento” conclude Gian Luca Ranno.