Vigilare sull’osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e in particolare sull’adeguatezza dell’assetto amministrativo, organizzativo e contabile adottato dall’Organismo, esercitando al tempo stesso un controllo contabile sulla sua attività. Sono questi i principali compiti del collegio sindacale dell’Oam, che, come gli altri suoi organi, in questi giorni di elezioni è in attesa di scoprire le persone che ricopriranno i ruoli previsti al suo interno. Abbiamo raggiunto al telefono Alberto Incollingo, professore ordinario di Economia Aziendale, dottore commercialista e revisore legale, candidato alla carica di presidente del collegio sindacale.
Cosa l’ha spinta a presentare la sua candidatura?
Mi è stata offerta una nuova opportunità professionale in un settore economico del tutto peculiare e molto stimolante, nel quale vorrei provare a dare con entusiasmo il mio contributo. Spero di poter portare la mia esperienza di docente universitario e studioso di economia aziendale, ma anche di professionista che opera da oltre trenta anni in ambito finanziario.
Se dovesse risultare eletto, quali saranno le sue priorità?
Il collegio sindacale, come noto, vigila sull’osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sul concreto funzionamento dell’Organismo. Ritengo che la priorità sia appunto quella di svolgere adeguatamente queste funzioni, con l’obiettivo di contribuire, insieme gli altri organi dell’Oam, al raggiungimento degli scopi istituzionali dell’ente e quindi, in ultima analisi, alla tutela dei consumatori, garantendo il rispetto della normativa e la professionalità degli operatori.
Quanto è importante oggi, nel settore dell’intermediazione del credito, il ruolo dell’Oam?
Il noto fenomeno della desertificazione degli sportelli bancari a livello nazionale sta comportando una forte crescita delle reti di intermediazione del credito. In questo contesto, il ruolo dell’Oam è particolarmente rilevante perché gli è assegnato il compito di orientamento e di vigilanza degli operatori, insieme alla vigilanza relativa al rispetto della normativa, necessaria garanzia per la crescita ordinata del settore.
Quali sono le principali sfide che l’Organismo dovrà affrontare nel prossimo futuro?
L’Oam opera in un settore dinamico, dove l’innovazione finanziaria e quella tecnologica fanno emergere continuamente nuovi prodotti e nuovi operatori. Dunque il settore non solo è in forte crescita ma è sempre più complesso e diversificato. La funzione di vigilanza dell’Organismo assume una crescente rilevanza come garanzia di correttezza, trasparenza preparazione e competenza degli operatori delle reti di intermediazione, il tutto a vantaggio dei fruitori finali dei servizi finanziari, ossia i consumatori. In un periodo storico in cui la collettività è sempre più sensibile al rispetto dei valori etici e alla sostenibilità dei comportamenti, la sfida principale è quella di tutelare i consumatori e in tal modo contribuire al migliore funzionamento del mercato finanziario. In definitiva, l’Oam, nella sua qualità di ente, peraltro senza fini di lucro, può e deve contribuire alla creazione di valore non solo nella prospettiva economica ma anche in quella sociale.