“Chia è un punto di arrivo e al tempo stesso un punto di partenza: è la prima convention dopo la pandemia e, grazie al percorso di crescita fatto in questi anni, ha visto raddoppiare le presenze nell’arco di pochi anni. Si è respirata un’energia incredibile: torniamo a casa con la sensazione di essere in un momento molto favorevole, pronti davvero a far fare un importante salto dimensionale alla rete su tutto il territorio nazionale”.
Così Giovanni Rossi, head of human connection tribe, descrive la convention 2023 di Ing, che lo scorso 29 maggio ha ospitato a Chia, in Sardegna, quasi 500 persone, tra agenti in attività finanziaria, financial advisor e altre figure professionali che integrano la rete vendita della banca. Un’occasione per fare il punto della situazione e parlare delle novità della rete e delle ambizioni di crescita sul territorio nazionale.
Che clima si è respirato?
Un clima di grande entusiasmo. Non solo da parte degli agenti che sono con noi da ormai 15 anni e sono ormai a tutti gli effetti brand ambassador. Abbiamo avuto l’occasione di confrontarci e ascoltare i feedback che arrivano dai nostri agenti, per poterli sostenere sempre nel miglior modo possibile. Siamo una squadra determinata, al cui interno c’è grande chiarezza dei ruoli, con l’unico obiettivo di dare il massimo per semplificare la vita dei nostri clienti.
Quanti agenti in attività finanziaria fanno parte della rete di Ing?
Al momento possiamo contare su più di 200 agenti in attività finanziaria e abbiamo l’obiettivo di raggiungere i 250 professionisti entro la fine del 2023. A questo scopo mettiamo a loro disposizione una delle gamme di prodotti e servizi più complete sul mercato: conti correnti, conti deposito, mutui, prestiti, cessione del quinto e assicurazioni e da maggio anche servizi di consulenza finanziaria.
Nel corso della convention è stato presentato lo ‘store light’, un nuovo format pensato per gli agenti che vogliono aprire un negozio finanziario sul territorio…
È un progetto che vedrà la luce nei prossimi mesi e prevede l’apertura, da parte degli agenti sul territorio, di un negozio a marchio Ing, con tutti i prodotti finanziari presenti in offerta. L’idea è quella di far crescere la rete ottica di franchising e di crescere per linee esterne, attirando nuove energie imprenditoriali.
Un focus che ha riscontrato grande interesse è quello dedicato alle iniziative di welfare che l’azienda ha lanciato e a quelle che avvierà…
Nel 2022 siamo andati oltre le forme contrattuali, mettendo al centro della nostra strategia le persone di Ing sul territorio. Siamo partiti da poco offrendo una polizza sanitaria, che è un benefit tipicamente diffuso tra i dipendenti delle banche. Un’iniziativa alla quale provvediamo con diversi livelli di profondità e di contribuzione in base al fatturato dell’agente. Ma abbiamo in programma di lanciare anche altre iniziative nel corso del 2023.
Ci sono poi le proposte dedicate ai giovani. Cosa avete previsto per loro per quest’anno?
La Ing academy si rivolge a giovani interessati a fare carriera nell’intermediazione creditizia partendo dalla selezione dei talenti più promettenti. Prosegue poi con l’accompagnamento all’esame di abilitazione professionale e prevede un’ulteriore fase di formazione dedicata alla vasta offerta di prodotti e servizi della banca.
Si arriva infine all’ultimo step: il ‘training on the job’, retribuito e incentrato sul confronto diretto con i potenziali clienti e, soprattutto, sostenuto dall’attività di lead generation. Un’esperienza rivelatasi vincente e che, dalla scorsa estate, sta formando professionisti dell’intermediazione creditizia a un ritmo e a un livello di preparazione sempre più importanti.
Come provvedete all’attività di lead generation?
Quello di Ing è un modello ibrido, che fa leva sulle partnership in vigore con i principali comparatori online, sui quali vengono esposti i prodotti di mutuo di Ing. Gli accordi prevedono che i potenziali clienti, che selezionano Ing e chiedono di essere messi in contatto con un consulente fisico, vengano indirizzati verso gli agenti. Questo, da un lato, garantisce a chi ha già un portafoglio clienti la possibilità di intercettare le nuove opportunità commerciali che provengono dal digitale e, dall’altro, sostiene chi si affaccia per la prima volta nel settore.