Ilaria Buono, autrice de ‘La mia amica ansia’: “Come fare pace con l’ansia, imparando a gestirla. Vi racconto il mio libro in uscita con SimplyBook”

Ilaria Buono presenta "La mia amica ansia"Ilaria Buono, scrittrice emergente nissena, coach del benessere olistico, maestra reiki e istruttrice mindfulness, ci porta dentro il suo libro La mia amica ansia, attualmente in crowdfunding su SimplyBook. Nei primi due giorni prevendita, il testo ha venduto 100 copie e in una settimana ha sfiorato il goal minimo delle 150 copie.

Il suo libro motivazionale e autobiografico condensa l’esperienza maturata dall’autrice in 20 anni nel campo del benessere, studiando con i più grandi maestri del settore, spinta dalla voglia di crescere e perfezionarsi per aiutare tutti i suoi allievi a raggiungere uno stato ottimale di salute psicofisica.

Partiamo dal titolo “La mia amica ansia”. Come mai hai deciso di chiamare così il tuo primo libro? 
L’uso della parola “amica” suggerisce una relazione di familiarità e di accettazione, piuttosto che di rifiuto. In molti casi, l’ansia è un compagno di viaggio che ci accompagna in modo più o meno silenzioso, e l’obiettivo del libro è proprio quello di fare pace con questa emozione, riconoscendola, comprendendola e imparando a gestirla, invece di temerla o ignorarla.  

Quali obiettivi ti prefiggi di far raggiungere ai tuoi lettori e alle tue lettrici?
L’obiettivo principale del mio libro è aiutare i lettori e le lettrici a riconoscere e accettare l’ansia come una parte naturale della loro vita, invece di combatterla o nasconderla. Voglio che comprendano che l’ansia non è un segno di debolezza, ma una risposta umana che tutti, in un modo o nell’altro, sperimentano. Proprio come l’ho compreso io, con non poco impegno. Ogni lettore esce dal libro sentendosi più capace di affrontare l’ansia, con strumenti concreti e una nuova prospettiva che gli permetta di vivere la propria vita con maggiore pace e consapevolezza. 

Il tuo libro è il frutto di 20 anni di studio. Ce ne vuoi parlare?
Il libro è il risultato di due decenni di esperienze personali, ricerche e riflessioni. In questo lungo periodo, ho cercato di comprendere meglio come l’ansia si manifesti, come influenzi la vita quotidiana e come le persone possano affrontarla in modo sano. Ho studiato la psicologia, le neuroscienze, e ho anche osservato direttamente i miei processi mentali, cercando di mettere insieme teoria e pratica. Durante questi anni, ho anche seguito seminari di esperti, partecipato a gruppi di discussione, e, soprattutto, ascoltato storie di altre persone che vivono con l’ansia.

A quali conclusioni ti ha portato questo percorso?
Questa lunga esperienza mi ha permesso di vedere come l’ansia possa variare da persona a persona, e come le strategie per affrontarla possano essere diverse, ma comunque valide. Il libro raccoglie quindi non solo la mia esperienza diretta, ma anche una sintesi di concetti, tecniche e riflessioni che ho trovato utili e che potrebbero aiutare chi legge a comprendere meglio se stesso e l’ansia, senza giudizio, ma con una visione più equilibrata. La ricerca di un equilibrio tra consapevolezza e accettazione, tra teoria ed esperienza è stato il motore che ha guidato questi anni di studio e che ha trovato il suo culmine in questo testo. 

Oltre ad essere un libro motivazionale, il tuo è anche un libro marcatamente autobiografico. Puoi anticiparci qualcosa sulle esperienze personali che anche le persone più vicine a te scopriranno attraverso le pagine de “La mia amica ansia”? 
Sì, “La mia amica ansia” è sicuramente un libro che intreccia la motivazione con il vissuto personale. In molte pagine racconto le esperienze intime che mi hanno portato a comprendere meglio l’ansia, non solo dal punto di vista teorico, ma soprattutto emotivo e pratico. Mi sono trovata ad affrontare l’ansia in momenti cruciali della mia vita, e alcune di queste esperienze sono state davvero sfidanti. Ho vissuto periodi in cui l’ansia sembrava ingovernabile, e ho dovuto trovare il mio cammino attraverso il caos interiore. Le persone più vicine a me, soprattutto amici e familiari, riconosceranno alcuni episodi che ho vissuto ma molti altri episodi saranno “inediti” per tutti; ci sono momenti in cui l’ansia mi paralizzava prima di eventi importanti, o in cui sembrava che non riuscissi a “stare al passo” con la vita che continuava a scorrere attorno a me.
C’è una parte del libro in cui parlo di un periodo particolarmente difficile, in cui l’ansia ha influenzato profondamente il mio modo di vivere le emozioni e le relazioni con gli altri. Racconto anche dei tentativi, a volte fallimentari, di “combatterla” in modo poco sano, e dei passi verso l’accettazione che mi hanno portato ad adottare approcci più equilibrati. Mi piace pensare che queste pagine possano far sentire i lettori meno soli, mostrando che anche nelle difficoltà più profonde si può trovare una via d’uscita, e che l’ansia può diventare un’opportunità per crescere, piuttosto che un ostacolo da evitare.