Liliana Troaca, segretario generale Iia: “Italian Insurtech Summit, perché l’edizione di novembre 2024 sarà interessante anche per gli intermediari del credito”

Liliana Troaca, segretario generaleItalian Insurtech AssociationAccelerare l’innovazione attraverso la presentazione delle tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale, l’analisi dei big data e la blockchain, facilitando al contempo la discussione sulle sfide normative e promuovendo lo sviluppo di nuove competenze. Con questo obiettivo si terrà il 21 e 22 novembre prossimi l’Italian Insurtech Summit, evento organizzato dall’Italian Insurtech Association (Iia) giunto alla sua quinta edizione.

L’iniziativa, che si terrà presso il Milano Liss Hub, rappresenta un’occasione importante anche per le aziende che gravitano nel comparto dell’intermediazione del credito, agenti in attività finanziaria e mediatori creditizi, poiché consente di esplorare le innovazioni che stanno rivoluzionando il settore finanziario e assicurativo. A spiegarlo è Liliana Troaca, segretario generale di Italian Insurtech Association.

Ci saranno innanzitutto sezioni dedicate alla bancassurance, dove verrà discussa l’integrazione tra servizi assicurativi e finanziari. Questo rappresenta un vantaggio diretto per gli intermediari che operano nell’attività finanziaria, poiché accende i riflettori sul modo in sui le nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale e l’open insurance, stanno cambiando la gestione e distribuzione dei prodotti finanziari e assicurativi”, spiega.

Quali altri argomenti meritano l’attenzione di chi lavora nel comparto?
Un altro tema di grande interesse sarà la digitalizzazione dei processi, che semplifica e automatizza molte attività quotidiane, migliorando l’efficienza operativa e permettendo agli intermediari di concentrarsi sulla consulenza ai clienti piuttosto che sulla gestione burocratica delle pratiche. Le sinergie tra assicurazioni e fintech, inoltre, aprono nuove opportunità di collaborazione, offrendo agli intermediari l’accesso a soluzioni innovative che migliorano l’offerta di prodotti finanziari integrati.

Qual è l’obiettivo specifico che vi siete dati con il Summit del 21 e 22 novembre prossimi?
La quinta edizione dell’Italian Insurtech Summit si prefigge di stimolare la collaborazione tra attori del settore per sviluppare sinergie e accelerare l’innovazione, promuovere l’adozione delle ultime tecnologie e modelli di business emergenti, come l’Iot e la blockchain, supportare la trasformazione digitale delle compagnie assicurative, migliorando l’efficienza operativa e l’esperienza dei clienti, indirizzare le sfide normative che il settore deve affrontare, esplorando soluzioni innovative, promuovere la formazione e lo sviluppo delle competenze necessarie per sfruttare appieno il potenziale dell’insurtech e favorire l’internazionalizzazione attraverso la partecipazione di esperti e relatori da tutto il mondo, creando un network globale di scambio di idee.

Ci sono degli elementi di novità rispetto alle passate edizioni?
Nel 2024 introdurremo alcune importanti novità rispetto agli anni precedenti. Tra queste, il “Ceo Club” e la seconda edizione della “Call Tech Action”. La prima iniziativa è pensata per facilitare il confronto tra i leader del settore, contribuendo a tracciare nuove rotte per l’innovazione, partecipando a dibattiti che possono modellare le politiche, il disegno dei processi ma anche la legislazione futura. Si tratta di un valore aggiunto tangibile, che permette ai player di prendere parte attiva nell’indirizzare l’evoluzione del settore.

E la “Call Tech Action”?
La “Call Tech Action”, un’iniziativa congiunta realizzata insieme ad Assofintech, Luiss, Sda Bocconi, Politecnico di Milano e Osservatorio Proptech, per promuovere l’educazione, la formazione, il lavoro, i servizi finanziari, assicurativi e immobiliari. È un mezzo per creare un sistema economico più competitivo e pronto per il futuro e rappresenta un impegno che abbiamo nei confronti delle giovani generazioni di studenti e lavoratori per garantire l’inclusione e ridurre la distanza tra scuola, accademia e mondo del lavoro.

L’evento è anche l’occasione per presentare le vostre ricerche rivolte agli operatori del comparto assicurativo. Di cosa tratteranno quest’anno?
Durante l’Insurtech Summit verranno presentate quattro ricerche di grande rilevanza per il settore assicurativo. La prima, “Underwriting (Re)Generation: l’evoluzione della sottoscrizione guidata dall’IA Generativa e il ruolo della formazione”, sviluppata in collaborazione con Ey, esplora come l’intelligenza artificiale generativa stia trasformando i processi di sottoscrizione nelle assicurazioni, sia per i rami vita che danni.
La seconda, dedicata a “Il consumatore assicurativo nell’era digitale: trend e prospettive”, esplora l’evoluzione delle aspettative e dei comportamenti dei consumatori assicurativi in un contesto sempre più digitale. Viene analizzato il crescente utilizzo dell’intelligenza artificiale per migliorare la customer experience, con un focus su come le tecnologie stiano trasformando l’interazione con i clienti, in particolare nei processi di reclamo e gestione delle polizze. La ricerca include anche una riflessione sul futuro delle assicurazioni “beyond insurance”, ovvero quelle polizze che vanno oltre la tradizionale copertura assicurativa, integrando servizi a valore aggiunto.
Ce ne saranno poi una terza e una quarta dedicate rispettivamente a “Regolamentazione e innovazione: linee guida per l’utilizzo dell’AI nell’industria assicurativa” e “Open & embedded insurance in Italia”, volta a valutare l’adozione, le strategie e i modelli di successo di questo nuovo approccio assicurativo, evidenziando i pattern di successo emergenti.

Con riguardo all’open ed embedded insurance quanti operatori sono attivi al momento in Italia?
Sono ormai oltre 300 i player di mercato appartenenti a diverse industries non assicurative (utilities, telco, retail, finacial services, etc.) a distribuire prodotti assicurativi in modalità digital & Phygital. I modelli di business aperti, basati su ecosistemi, promuovono la collaborazione esterna e cross settoriale, consentendo lo scambio sicuro di dati, attività e funzioni aziendali. Questi modelli offrono alle aziende la possibilità di affrontare il futuro con maggiore resilienza, sfruttando anche le opportunità di crescita in settori adiacenti.
L’open insurance rappresenta ancora un’enorme opportunità anche per gli incumbent del settore assicurativo.