Marko Maras, ceo Fido: “Dalla lead qualification all’antiriciclaggio, le frontiere aperte dalle digital footprint”

Marko Maras, ceo FidoSi scrive analisi delle digital footprint (impronte digitali), si legge sostegno alla valutazione del merito creditizio, alla prevenzione delle frodi, all’antiriciclaggio e alla lead qualification. Ad occuparsene sono società che negli ultimi anni hanno sostenuto l’erogazione di prestiti da parte di banche e finanziarie, individuando nuovi criteri utili per valutare l’affidabilità dei richiedenti. Tra queste Fido, piattaforma cloud fondata nel 2020 che collabora con istituti di credito in diversi ambiti. 

La tecnologia di Fido viene utilizzata da banche e intermediari finanziari per finalità di vario tipo. In primo luogo in ambito credit scoring come strumento alternativo per valutare l’affidabilità dei clienti basandosi sull’analisi dei segnali digitali; quindi nel dipartimento marketing, per migliorare le campagne; infine in ambito compliance, per potenziare o supportare le attività di kyc & aml (know your costumer & anti-money laundering). Le banche hanno l’obbligo di fare verifiche di controllo accurate sulle aperture di un conto e Fido fornisce strumenti a supporto dei processi di monitoraggio, attraverso l’analisi digital footprint”, spiega il ceo Marko Maras.

La vostra società è apparsa sul mercato nell’anno della pandemia, in un periodo non agevole per i rapporti commerciali. Come avete allacciato rapporti con gli istituti di credito?
Ci siamo mossi attraverso un’attività di vendita diretta e tramite una rete di partner commerciali con cui collaboriamo. Si tratta per lo più di società di consulenza digitale, società di credit rating, agenzie web marketing, che distribuiscono e rivendono i nostri servizi, tra le quali ricordiamo Crif, Infocert, Links.

Che servizi offre attualmente Fido a banche e intermediari con cui lavora?
Fido consente di ottenere informazioni relative al numero di telefono di un potenziale richiedente, agli indirizzi di posta elettronica, al browser utilizzato dall’utente o di analizzare il dispositivo. Si tratta di analisi basate sulle informazioni che l’utente rilascia al momento dell’apertura di un conto online

In che modo queste analisi si rivelano utili per l’erogazione del credito?
La nostra soluzione è complementare ai sistemi di valutazione tradizionali e ha una particolare efficacia quando si cerca di analizzare il rischio di utenti che non sono censiti all’interno di una centrale rischi. Dunque consumatori che non hanno una storia creditizia, come ad esempio persone giovani o non bancarizzate, di cui si hanno poche informazioni finanziarie. In particolare, Fido è un sistema alternativo efficace perché analizza il rischio tramite digital footprint ed è molto utilizzato quando l’intermediario eroga un prestito a consumatori che si avvicinano al credito per prodotti e servizi con un basso importo (sotto i 1.000 euro).

Che tipo di finanziamenti si sono potuti sbloccare rispetto al passato?
Per lo più prestiti finalizzati ad acquisti di prodotti e servizi online, in particolare nell’ambito di soluzioni bnpl (buy now pay later) buy now pay later (BNPL), a livello italiano e internazionale. Prodotti offerti da banche, fintech e gateway di pagamento.

Quali ulteriori passi in avanti permetteranno di fare le vostre analisi in un prossimo futuro?
Dal 2022 la società opera non solo in ambito valutazione del merito creditizio ma anche sulla prevenzione frodi, lead qualification e kyc & aml. In merito a quest’ultimo caso d’uso, l’Eba (European Banking Autority) ha emanato alcune linee guida, nelle quali viene richiesto alle banche di migliorare i processi di adeguata verifica relative a frodi e antiriciclaggio, effettuando nuove analisi in “real time”. Le banche hanno dunque una nuova esigenza, quella di dotarsi di strumenti che effettuino controlli in tempo reale. Ed è proprio in questo ambito che potremo fornire strumenti tecnologici in grado di effettuare controlli automatizzati sulle attività sospette, per la prevenzione delle frodi digitali.