Silvia Panichella, collaboratrice Quinto Network: “Da agente a collaboratrice, una scelta vincente. Ora ho il supporto di una società fatta di persone”

Sono diverse le strade che portano alla consulenza creditizia. Silvia Panichella ci è arrivata per caso, passando per la carriera legale. Dalla facoltà di giurisprudenza al tirocinio presso uno studio legale e poi, nel 2003, la prima esperienza come dipendente in una società finanziaria, inizialmente nel ruolo di addetta al back office e quindi a contatto con il pubblico. E una serie di esperienze che l’hanno portata, infine, a iniziare l’attività autonoma e a collaborare con Qvinto Network.

Dopo sette anni da dipendente di una società finanziaria ho deciso di aprire la partita Iva e di sostenere l’esame per l’iscrizione negli elenchi dell’Oam (Organismo agenti e mediatori) e ho iniziato a collaborare con diverse società che si occupano di credito. Poi due anni fa l’ultima svolta, con l’apertura di un negozio finanziario a Campobasso – racconta Panichella -. Da ogni esperienza lavorativa della mia carriera ho tratto un insegnamento utile, spunti e suggerimenti che oggi fanno parte del mio bagaglio professionale e mi permettono di offrire un servizio utile sul territorio”.

In cosa consiste il suo lavoro?
Il lavoro del collaboratore di agenzia è molto dinamico e articolato: ci occupiamo sia della promozione che della vendita dei finanziamenti. In sostanzacuriamo, da un lato, la pubblicizzazione dei prestiti e, dall’altro, la gestione del cliente.

Quali sono gli aspetti più piacevoli e più complessi della professione dell’intermediario del credito?
Il rapporto con il cliente rappresenta l’aspetto al tempo stesso più gratificante e più complesso. I collaboratori degli agenti in attività finanziaria entrano in contatto con molte persone, con le quali si crea presto un rapporto di empatia. I clienti, infatti, condividono le proprie aspettative e le motivazioni dietro alla richiesta di finanziamento e dà grande soddisfazione aiutarli a realizzare i loro progetti. Tuttavia a volte chi entra in agenzia vive una situazione debitoria un po’ complessa. In questo caso, per aiutare il cliente è necessario intervenire dal punto di vista dell’educazione finanziaria, con grande tatto e rispetto. Spiegare che un ulteriore accesso al credito è possibile solo se si interviene per ripianare la condizione precedente, chiudendo un finanziamento precedente e riducendo le rate da pagare, in modo da tornare ad una situazione debitoria sostenibile. Fortunatamente Qvinto Network da questo punto di vista è disponibile a considerare la situazione a 360°.

Una cosa che capita di rado, con la normativa sempre più stringente…
Questa è una delle motivazioni che mi ha spinta a lavorare con loro. Mentre alcuni intermediari sono rigidi nel valutare la possibilità di concedere un prestito, qui si cerca di valutare ogni possibile aspetto della richiesta del cliente, per ogni tipo di pratica.

Quali sono le altre ragioni che l’hanno portata a scegliere Qvinto Network?
Innanzitutto il supporto del back office. Di solito, una volta affidate al back office, le pratiche prendono una strada della quale non è più possibile seguire l’evoluzione. A quel punto non si è più in grado di supportare il cliente in nessun modo, perché non si possono fornire delle risposte alle sue legittime richieste di informazioni. Con Qvinto Network c’è una differenza abissale: l’aggiornamento sullo stato della pratica è costante. Abbiamo la possibilità di spiegare alle persone quali problemi si sono verificati e di cercare con loro una soluzione in grado di sbloccare le procedure. Non solo, i ragazzi e le ragazze del back office, presenti negli uffici dalle 9.00 alle 19.00, sono disponibili e velocissimi e, mi scuso per questo con loro, spesso possiamo disturbarli con un messaggio anche al di fuori dell’orario di lavoro e abbiamo la certezza di ricevere una risposta. C’è poi un grande supporto anche dal punto di vista commerciale, con indicazioni e suggerimenti per la gestione dell’attività. Insomma, il passaggio da agente diretto a collaboratrice di agente in attività finanziaria potrebbe sembrare un passo indietro ma nel mio caso si è rivelato un’ottima scelta.

Consiglierebbe questo lavoro? E quali requisiti ritiene che si debbano possedere per farlo con successo?
A mio avviso la professione di collaboratore di agente in attività finanziaria è interessante per una persona, meglio se non giovanissima, che deve iniziare la propria attività lavorativa. La professione richiede una certa predisposizione al calcolo, competenze giuridiche e una mente finanziaria, per non limitarsi a fare il passacarte. È necessario inoltre avere una buona capacità organizzativa, finalizzata al procacciamento delle pratiche, e sapersi interfacciare con interlocutori di estrazione molto differente.
Lo consiglierei perché è un lavoro molto dinamico che consente di espandere le proprie conoscenze sul territorio. E sicuramente consiglio di farlo con Qvinto Network, perché è una società che ha interesse a crescere ed è disponibile a fornire il proprio sostegno in questo senso. E, soprattutto, è fatta di persone.