Quali sono le prospettive di sviluppo dell’insurtech presso società di mediazione creditizia e agenti in attività finanziaria? Quali vantaggi possono portare alle reti? Quali opportunità si aprono per i professionisti del credito?
A febbraio 2022 avevamo scattato una fotografia del settore con Simone Ranucci Brandimarte, presidente dell’Italian Insurtech Association (Iia) e di Yolo group. Alla vigilia del convegno “AI & insurtech – Nuove frontiere e opportunità per un’industria assicurativa che guarda al futuro”, che si terrà il prossimo 12 aprile presso Le Village by Ca Milano, torniamo a parlare con lui per capire come si è evoluto il panorama, quali tendenze sono in atto nel processo di digitalizzazione del comparto assicurativo e quali sono i trend che le reti possono seguire per continuare a crescere.
“La tecnologia è stata il volano per lo sviluppo del settore assicurativo in questi anni e lo sarà anche nei prossimi 10. Dal 2020 l’insurtech sta supportando l’aumento della penetrazione assicurativa in Italia. Se il 2021 è stato l’anno dell’ingresso della grande distribuzione nel comparto, con l’integrazione delle polizze nell’offerta tradizionale dei player distributivi a privati e aziende, il 2022 ha visto un aumento delle grandi aziende che vendono prodotti di assicurazione digitale e l’inizio dello sviluppo dell’offerta digitale per le reti assicurative e non assicurative. E attenzione: questo è solo l’inizio, nei prossimi anni dobbiamo aspettarci un aumento progressivo del mercato, con almeno un raddoppio dei prodotti assicurativi distribuiti tramite canali non assicurativi”, dichiara Simone Ranucci Brandimarte.
Su cosa ha inciso la tecnologia in questi anni?
La tecnologia non solo ha reso possibile la presenza di prodotti assicurativi in funnel di lead diversi o su piattaforme che permettono all’utente di acquistare e al promotore di vendere polizze, ma ha reso disponibile anche il cambio di prodotto. È cioè intervenuta rendendo accessibili prodotti di natura più complessa, più evoluta in modo più semplice per il sottoscrittore. Ha abilitato nuovi canali assicurativi e una nuova offerta.
Com’è cambiato il coinvolgimento degli operatori non assicurativi nella distribuzione di polizze?
Da 3 anni l’industria insurtech sta lavorando per coinvolgere canali distributivi di natura non strettamente assicurativa, quindi grandi gruppi industriali, banche, utilities, telco, e-commerce, servizi, eventi. Ad oggi hanno aderito 200 grandi aziende, incrementando notevolmente il volume di affari rispetto a due anni fa. E prevediamo che a fine 2024 il loro numero salirà a 300.
Alcuni settori sono cresciuti in linea con le attese: è il caso delle utilities, delle banche, delle fintech e delle telco. Anche le realtà di e-commerce vendono polizze in modo molto importante. Ci sono invece settori che cresciuti meno del previsto, come la grande distribuzione e il retail. In questi casi esistono ancora degli scogli di regolamentazione su cui lavorare.
A febbraio del 2022 avevate previsto che il 56% di agenti e subagenti avrebbe venduto polizze digitali e il 30% delle reti non assicurative avrebbe potuto fare segnalazioni di prodotti digitali. Che livello di penetrazione è stato raggiunto nei due comparti?
Ad oggi tra l’80% e 85% agenti e subagenti hanno piattaforme disponibili per la vendita di polizze digitali. Mentre sulle reti terze, tra le quali figurano i mediatori creditizi, siamo al 50%. Questo significa che il 50% delle società di mediazione ha la disponibilità di piattaforme per la distribuzione di prodotti di polizza. Tuttavia c’è una grande differenza tra te due categorie nell’utilizzo di queste piattaforme.
Quale?
Tra gli agenti e i subagenti l’uso comincia a essere significativo. Al contrario, benché la metà dei mediatori abbia a disposizione piattaforme, il loro uso risulta ancora molto limitato.
A cosa attribuisce questo gap? E come si può superare?
Le reti di mediazione si sono affacciate recentemente al comparto assicurativo; i volumi relativi alle polizze hanno iniziato a crescere da poco. È arrivato dunque per loro il momento di essere proattive nell’individuare le opportunità, soprattutto attraverso un lavoro di formazione, e nel dotarsi di strumenti tecnologici che supportano l’operatività. Anche l’industria assicurativa e quella finanziaria devono fare la loro parte, investendo di più nell’informazione. Nel 2024 non c’è più un tema tecnologico: la tecnologia si è sviluppata nel 2022, ora c’è e funziona benissimo. Quello che serve è diffondere la percezione delle opportunità economiche che si aprono e la facilità di uso delle piattaforme insurtech presso i distributori. Le polizze digitali sono disponibili, facili da presentare e da vendere, quello che serve sono le competenze.
Quali opportunità si aprono per i mediatori?
Nuove importati opportunità sono in arrivo con l’intelligenza artificiale (ia), per le reti di mediatori ma anche per quelle di promotori. L’ia permetterà di vendere polizze sempre più complesse e customizzate tramite piattaforme con un livello di supporto molto alto, sia per il consulente che per il cliente.
Quali sono le ultime tendenze dell’insurtech che le società di mediazione devono tenere d’occhio per continuare a crescere?
Tre sono i trend da seguire in questo momento. Il primo è l’evoluzione dell’offerta, che porterà un forte dinamismo sul mercato. In questi ultimi mesi stanno facendo la loro apparizione prodotti assicurativi nuovi e necessari, tra i quali, ad esempio, le polizze contro gli eventi catastrofali per le aziende.
Il secondo è l’intelligenza artificiale che permette, a fronte di un profilo di un individuo o di azienda, di capire quali sono le reali esigenze del soggetto e quindi di implementare le vendite. Per questo motivo consiglio di partecipare al nostro evento del 12 aprile, nel quale si parlerà delle opportunità che ne derivano per la distribuzione organizzata e per le reti assicurative e non assicurative.
Infine, l’aumento della penetrazione assicurativa grazie a una migliore informazione. La tecnologia sta avvicinando il prodotto assicurativo agli individui e alle aziende, rendendolo più facile da conoscere e da analizzare.