L’anno dei record. Così Stefano Grassi, presidente di Affida, ha definito il 2024 della società di mediazione creditizia. Record di intermediato, record di fatturato, record di tempistiche per il raggiungimento del break even point delle nuove business unit, record di performance della nuova divisione cessione del quinto, record di crescita della rete, record di risultati conseguiti in 6 anni di storia.
Record ai quali si aggiungono nuovi obiettivi, da trasformare in altrettanti primati.
“Quella di Affida si conferma una grande storia. È ormai evidente che una crescita di queste dimensioni non è casuale o eccezionale. In questi 6 anni abbiamo registrato una progressione costante. E ora, grazie alle prospettive incoraggianti che si aprono con la nuova politica monetaria della Bce e una rinnovata fiducia nel mercato, possiamo cominciare a lavorare con il vento in poppa e puntare a fare sempre meglio”, afferma Stefano Grassi.
Con lui approfondiamo i risultati delle principali business unit, gli eventi che hanno caratterizzato l’anno appena concluso e le strategie che l’azienda metterà in campo per proseguire nel suo percorso di crescita.
Quali sono le vostre previsioni di bilancio per il 2024 appena concluso?
Secondo le stime di fine anno, nel 2024 abbiamo intermediato complessivamente quasi un miliardo di euro e il nostro fatturato si attesterà intorno ai 25 milioni di fatturato.
Se i mutui fanno ancora la parte del leone, riscontriamo con soddisfazione una crescita importante in tutte linee di business. Le erogazioni di mutui sono aumentate del 33%, il 20% in più della media del mercato; la nuova divisione imprese ha segnato un +20% rispetto al 2023 e quella dei prestiti personali un +34%. Abbiamo poi registrato risultati di molto superiori agli anni precedenti nel leasing, che ha quasi raddoppiato la propria performance segnando un +78%. Il comparto che ci ha dato le soddisfazioni maggiori in termini di crescita è quello della cessione del quinto, salita in un anno del 162%, raggiungendo la cifra di 150 milioni di euro. Un risultato che altri operatori, specializzati e con una storia molto più significativa, non hanno a tutt’oggi traguardato e che ci colloca nel gotha del settore.
Come sono andati i comparti per così dire “accessori”, assicurazioni, utilities e immobiliari?
Il settore assicurativo, che per me e per la rete tutta ricopre un ruolo sociale fondamentale poiché tutela la famiglia e il suo benessere nel tempo, è cresciuto di oltre il 20%, chiudendo il 2024 con una raccolta premi di 3,5 milioni di euro. Nell’ambito delle utilities abbiamo triplicato le segnalazioni alla capogruppo, arrivando a circa 3.000 opportunity. Ed è aumentato anche il numero degli agenti immobiliari che hanno aderito alla piattaforma Affidare, sulla quale sono disponibili servizi rivolti agli operatori del comparto e prevediamo di superare le 2.000 adesioni nel nuovo anno.
Lo scorso anno abbiamo implementato la piattaforma con nuovi servizi, così come abbiamo fatto con il network di gruppo, Home Panda, nel quale abbiamo inserito numerose agenzie segnalate dalla nostra rete.
A proposito di implementazioni, la spinta alle nuove business unit deriva spesso anche dalle acquisizioni. Nel 2023 avete acquisito Newfin e vi siete rafforzati nella cessione del quinto. Quale operazione possiamo segnalare nel 2024?
Lo scorso anno abbiamo portato a termine un’operazione con Nord Est Consulting, società che opera nel mondo corporate e, nello specifico, nel leasing. L’acquisizione del loro back office ci ha consentito di fare un salto in avanti importante nel comparto.
Abbiamo poi avviato diverse trattative, alcune delle quali proseguiranno nei prossimi mesi.
Essendo cresciuti molto, oltre alle acquisizioni di singole società c’è stata una forte attività di reclutamento di singoli agenti, che poi attraverso il passaparola ne hanno coinvolti altri. Quindi non solo operazioni di m&a.
Se dovessi fissare tre tappe della crescita di Affida nel 2024, quali indicheresti?
Nel 2024 abbiamo lanciato l’ufficio recruitment, che si occupa di programmare le attività necessarie per una crescita strutturata. Abbiamo inoltre avviato un’attività di rebranding che ha coinvolto tutte le società del gruppo, con l’obiettivo di rendere immediatamente percepibile all’esterno l’appartenenza a un’unica grande famiglia. La parola “semplice” è diventa il fil rouge che accomuna tutte le aziende, insieme al logo, coordinato con quello della holding.
E poi, ovviamente, c’è l’accordo con la società Privilegio di Angela Giannicola. Una partnership siglata a settembre dalla capogruppo Innova Semplice, con il duplice obiettivo di valorizzare la crescita digitale del gruppo e sviluppare il cross selling di servizi finanziari, assicurativi ed energia. L’esperienza di Angela Giannicola imprimerà un forte slancio al modello ibrido di gruppo, permettendo alla rete fisica di sfruttare al massimo le potenzialità delle piattaforme tecnologiche di Innova Semplice e la diversificazione, che nessuna altra società di mediazione creditizia può vantare a questi livelli nel comparto. Da segnalare infine la migrazione della rete sulla nuova piattaforma assicurativa del Gruppo, Assicura Semplice.
La diversificazione ha rappresentato una delle direttrici di crescita di Affida fin dall’inizio. Continuerà ad esserlo?
Assolutamente sì. Ripeto: al momento a mio avviso sono poche le società di mediazione in grado di lavorare in ugual modo su tante linee di prodotto. La maggior parte delle aziende è specializzata in un settore. In Affida dal principio ho portato avanti la mia idea del luna park della mediazione creditizia, nel quale ogni agente avesse la possibilità di salire su tante giostre, tutte belle funzionanti. E dal 2022, con l’ingresso di Innova Semplice nella compagine sociale, siamo riusciti a mettere a break even rapidamente ogni business unit di nuova introduzione, portandola in pochi anni a livelli assolutamente straordinari di performance. Il progetto iniziale sta prendendo quindi sempre più corpo, con tante divisioni alle quali i nostri collaboratori possono attingere ogni giorno nello svolgimento della loro attività consulenziale. Tutto ciò sempre nel rispetto della libertà d’impresa che ciascun agente, a mio parere, deve mantenere e perciò, esattamente come al luna park, noi mettiamo a disposizione attrazioni funzionanti e spesso innovative, pilotate da persone competenti e dotate di tutta l’organizzazione necessaria per garantire performances costanti e in sicurezza, dopodiché ciascuno è libero di salirci o meno. Pertanto Affida va bene tanto per chi decida di continuare a operare in modo tradizionale, quanto per coloro che ambiscono ad accrescere l’ambito di azione e di conoscenze.
Quali saranno le altre strategie che perseguirete nel 2025?
Nel 2025 le nostre parole d’ordine saranno digitalizzazione e formazione. Ad aprile lanceremo il nostro crm proprietario, Sally. Sarà gestionale home made che ci permetterà di lavorare in modo integrato con la piattaforma agenti digitali (Pad) di Innova Semplice e quindi di spingere, da un lato sul cross selling, e dall’altro sulla gestione dei lead provenienti dalle altre società del gruppo.
Ci prepariamo poi a inaugurare Affida Lab, una scuola di addestramento interna dedicata alle giovani leve e a chi ha bisogno di sostegno per raggiungere performance più elevate. Un’attività che affiancherà il lavoro del nostro campus, fatto di aule di formazione via web e incontri fisici sul territorio, e il nostro master di inserimento in presenza organizzato a Lucca per le persone che entrano in Affida.
Queste due strade ci permetteranno di consolidare le fondamenta per continuare a sostenere lo sviluppo del nostro modello ibrido.