Innovazione, formazione, apertura ai mercati esteri, dialogo e opportunità connesse a Expo 2015. Questi sono i principali obbiettivi dell’accordo siglato qualche giorno fa a Milano, presso il Museo della scienza e della tecnologia, tra Intesa Sanpaolo e Confindustria piccola industria, in collaborazione con Confindustria Lombardia. L’accordo prevede un plafond complessivo di 10 miliardi di euro, in aggiunta ai 35 previsti dagli accordi precedenti, di cui 2,6 miliardi destinati alle Pmi lombarde.
I punti chiave e le principali novità dell’accordo sono stati presentati da Stefano Barrese, responsabile Area sales e marketing della divisione Banca dei territori di Intesa Sanpaolo, seguito dagli interventi di Gianluigi Viscardi, presidente della Piccola industria di Confindustria Lombardia, e di Fabrizio Guelpa, Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, che hanno offerto ulteriori spunti di riflessioni sulle strategie che, tra 2008 e 2013, hanno consentito alle imprese che le hanno adottate di superare la crisi con fatturati in crescita e che continuano a essere determinanti per la ripresa.
“Una serie di eventi positivi sta mutando lo scenario congiunturale del nostro paese – spiega una nota dell’istituto bancario – Deprezzamento del tasso di cambio, calo del prezzo del petrolio, imminenti immissioni di liquidità da parte della Bce, politiche fiscali leggermente espansive avranno un impatto positivo sul tasso di crescita del Pil italiano prossimo all’1%. Molte imprese sono pronte a cogliere questa opportunità, soprattutto quelle che anche durante la crisi hanno avuto buoni risultati: il miglior 25% delle imprese lombarde ha ottenuto tassi di crescita del fatturato tra il 2008 e il 2013 superiori al 15%. Queste imprese sono caratterizzate da forte capacità di ricerca, di internazionalizzazione, di investimento sulla qualità e sui marchi. E’ ancora su questi fattori che occorre puntare in questa fase di avvio della ripresa economica. In particolare, occorrerà accelerare sul fronte della ricerca e sviluppo: la recessione ha frenato questa categoria di investimenti, cresciuti solo del 3% nominale in Lombardia nel 2010-12, la metà di quanto si è osservato a livello nazionale. Un fattore abilitante per accelerare la crescita è la dimensione aziendale. La via dei contratti di rete è un’opzione seguita da un numero crescente di imprese. Circa 2100 imprese lombarde hanno già fatto questa scelta, rappresentando il 22% del totale italiano di imprese che ha siglato contratti di rete”.
L’innovazione si conferma elemento decisivo per la competitività. Anche durante gli anni di crisi 2008-12, le imprese che disponevano di brevetti hanno avuto performance nettamente migliori rispetto alle altre, registrando una crescita del fatturato di circa 6 punti percentuali. In quest’ottica l’accordo prevede iniziative di matching per settore e territorio tra imprese dotate di elevata capacità innovativa che hanno necessità di condividere o acquisire innovazione.
Le potenzialità di sviluppo sui mercati esteri sono ancora rilevanti: le esportazioni nel manifatturiero, in percentuale della produzione nazionale, sono attualmente pari al 39% in Italia, contro il 58% in Germania e il 51% in Francia. Per questo l’accordo include un’ampia piattaforma di prodotti e servizi di consulenza, proposti dal team di specialisti in internazionalizzazione di Intesa Sanpaolo per cogliere le opportunità di un mercato sempre più globale.
L’accordo, inoltre, conferma e perfeziona i servizi di consulenza globale e gli strumenti di dialogo attivati nei precedenti accordi per sviluppare una relazione virtuosa fra impresa e banca. Sancisce l’avvio di un tavolo congiunto Intesa Sanpaolo – Confindustria piccola industria che, partendo dall’analisi di casi di aziende di successo, ha il compito di individuare nuovi criteri di natura qualitativa per misurare le potenzialità di sviluppo dell’impresa e agevolare l’accesso al credito o a forme alternative di finanziamento.
Per ciò che riguarda le opportunità connesse a Expo, le aziende associate del territorio possono accedere a tutte le opportunità di business e di contatto commerciale messe a punto da Intesa Sanpaolo in qualità di Global banking partner di Expo Milano 2015, vetrina mondiale delle eccellenze agroalimentari e del Made in Italy in generale.
“Siamo nel pieno di un cambiamento competitivo globale e le imprese, per continuare a competere, non hanno altra scelta che innovare e cogliere al volo le opportunità offerte dalla IV rivoluzione industriale – ha dichiarato Gianluigi Viscardi, presidente Piccola industria di Confindustria Lombardia –. La Lombardia deve puntare su una transizione al manifatturiero 4.0 e sulle aggregazioni in cluster che, attraverso la cooperazione tra imprese, università e pubblica amministrazione, diano vita a piattaforme innovative per la crescita. Per accompagnare questi processi innovativi è fondamentale ricostruire un rapporto di reciproca fiducia con le banche, per questo Confindustria Lombardia saluta con favore l’accordo siglato oggi con Banca Intesa a supporto delle Pmi lombarde”, ha concluso Viscardi.
“La globalizzazione impone alle piccole e medie imprese una profonda riflessione su come affrontare preparate i nuovi mercati e difendersi da concorrenti sempre più agguerriti – ha affermato Alessandro D’Oria, responsabile Direzione regionale Milano e provincia di Intesa Sanpaolo – Le strategie di crescita di un’azienda devono puntare sugli investimenti in innovazione, nella formazione del management, fare leva sulle forme di aggregazione per accrescere le dimensioni aziendali anche in funzione dell’accesso ai mercati internazionali. Il nostro gruppo ha previsto nel piano industriale al 2017 170 miliardi di nuovo credito a famiglie e imprese, oltre il 10% del Pil nazionale. L’accordo presentato oggi va in questa direzione, mettendo a disposizione delle imprese non solo le risorse, ma anche gli strumenti per spingere la ripresa.”
“Le Pmi lombarde dimostrano grande energia e buone capacità per superare la crisi – ha aggiunto Paolo Graziano, responsabile Direzione regionale Lombardia di Intesa Sanpaolo – e oggi, ovunque, vediamo i segnali incoraggianti di una ripresa, confermati da un’ulteriore crescita dell’export e dagli incrementi di fatturato delle aziende. In un contesto imprenditoriale sano e vitale come quello lombardo, il gruppo Intesa Sanpaolo è fortemente impegnato ad accompagnare le aziende nel loro percorso di crescita, incrementandone le competenze settoriali e di filiera, il livello di internazionalizzazione, facilitando l’accesso al credito e offrendo loro strumenti che vanno oltre il tradizionale supporto finanziario.”
“Punto di forza dell’accordo è quello di rendere disponibile una vasta piattaforma di strumenti e servizi che supportano le aziende nei loro piani di sviluppo. – ha concluso Stefano Barrese, responsabile Sales e marketing divisione Banca dei territori di Intesa Sanpaolo – Le imprese devono orientarsi sempre di più verso l’export e l’innovazione e aprirsi al commercio digitale, fattori indispensabili per la sopravvivenza e la crescita della nostra imprenditoria. In questo senso Expo rappresenterà un ulteriore motore per consolidare i primi segnali di crescita della nostra economia. Intesa Sanpaolo sosterrà la partecipazione delle imprese clienti con servizi, iniziative mirate, spazi di visibilità e ospitalità: penso ad esempio a “Created in Italia” o all’iniziativa “Candida la tua impresa”, che consentirà a oltre 200 Pmi di essere ospitate nello Spazio espositivo di Intesa Sanpaolo in Expo per organizzare incontri, sviluppare relazioni e cogliere opportunità di business internazionali. Le candidature raccolte hanno superato il migliaio, segno del grande interesse da parte delle imprese nei confronti dell’iniziativa.”