Nel 2024 il gruppo Intesa Sanpaolo ha registrato un utile netto in crescita del 12,2% e pari a 8,666 miliardi di euro.
Ha inoltre garantito all’economia reale circa 70 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo termine nel 2024, con circa 43 miliardi in Italia, di cui circa 38 miliardi erogati a famiglie e piccole e medie imprese. Segnala inoltre circa 3.100 aziende italiane riportate in bonis da posizioni di credito deteriorato nel 2024 e circa 144.000 dal 2014, preservando rispettivamente circa 15.500 e 720.000 posti di lavoro.
L’istituto precisa che l’utile netto del 2024 è pari a circa 9 miliardi di euro, rettificandolo per le componenti non ricorrenti e per le azioni gestionali:
- oneri pari a circa 300 milioni dopo le imposte (circa 440 milioni ante imposte) interamentecontabilizzati nel quarto trimestre 2024, a seguito dell’accordo sindacale firmato a ottobre 2024 che prevede, entro il 2027, 000 uscite volontarie e, entro il primo semestre 2028, 3.500 assunzioni di giovani, di cui 1.500 come Global Advisor per le attività commerciali nella rete in particolare nel Wealth Management & Protection;
- accantonamenti e rettifiche di valore pari a circa 390 milionidopo le imposte (circa 450 milioni ante imposte) per favorire il de-risking e rafforzare lo stato patrimoniale;
- spese per il personale non ricorrenti pari a circa 200 milionidopo le imposte (circa 290 milioni ante imposte) nel quarto trimestre 2024;
beneficio pari a circa 500 milioni derivante dall’iscrizione di imposte differite attive nel quarto trimestre 2024.
“I risultati del 2024 evidenziano la capacità di Intesa Sanpaolo di generare una solida redditività sostenibile, con un utile netto pari a 8,7 miliardi di euro a fronte di circa 0,9 miliardi di euro allocati a valere sull’utile ante imposte dell’anno con le azioni gestionali per l’ulteriore rafforzamento della sostenibilità futura dei risultati del gruppo, che contribuiscono a una previsione di utile netto per il 2025 migliorata a ben oltre 9 miliardi”, si legge in un comunicato stampa.