Ivass: assicurazioni, reclami saliti del 4,3% nel 2022

Ivass LogoNel 2022 le imprese di assicurazione italiane ed estere che operano in Italia hanno ricevuto 96.976 reclami da parte dei consumatori, con un incremento del 4,3% rispetto al 2021. Il 42,7% dei reclami ha riguardato l’rc auto, il 39,8% gli altri rami danni e il 17,5% i rami vita. Lo ha reso noto oggi l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass), che ha diffuso i dati relativi alle “Statistiche sui reclami: dati annuali 2022”.

La tendenza all’aumento appare in linea con quella già evidenziata nel I semestre 2022 rispetto al I semestre 2021 e conferma, in particolare, la crescita dei reclami nei confronti delle imprese estere per problematiche connesse alla gestione dei sinistri rc auto.

Incidenza dei reclami in aumento per le compagnie straniere

Resta infatti stabile il numero dei reclami ricevuti da compagnie italiane, pari a 78.120 e cresciuti del 0,13% nel complesso. Mentre risultano in decisa crescita (26,04%) i reclami verso le imprese estere, che per il 59% hanno interessato il comparto rc auto ma riguardano anche gli altri rami danni (12,58%), mentre per i rami vita si rileva una diminuzione (-7,57%).

Per le imprese italiane l’incidenza dei reclami fra i vari comparti è rimasta invariata rispetto al 2021 (rc auto 41%, altri rami danni 41%, rami vita 18%).

I dati relativi alle imprese estere risultano invece caratterizzati da una crescita di 10 punti percentuali nel peso del settore r.c.auto, che passa dal 39 al 49%; si riduce, nel contempo, l’incidenza del comparto vita (dal 23% al 17%) e degli altri rami danni (dal 38% a 34%).

Tempo medio di risposta ed esito dei reclami

Il tempo medio di risposta è stato di 22 giorni, sotto la soglia normativamente prevista di 45 giorni.

Quanto all’esito dei reclami, le imprese italiane ed estere hanno evaso complessivamente il 95,1% dei reclami trattabili; il restante 4,9% risultava in fase istruttoria a fine 2022.

Dei reclami evasi risulta essere stato accolto il 31,9% del totale (30,9% nel 2021), il 58,1% è stato respinto (59,1% nel 2021), il residuo 10% è stato chiuso per transazione (stessa percentuale del 2021).