Ivass: assicurazioni salute, raccolta premi +11,7% nel ramo malattia nei primi 3 trimestri 2024

Ivass LogoNei primi tre trimestri del 2024 si conferma il trend positivo della raccolta premi del comparto salute, con un rilevante aumento per il ramo malattia e una più modesta crescita del ramo infortuni. Rispettivamente i due settori sono cresciuti dell’11,7% e del 3% rispetto al terzo trimestre del 2023.

A rilevarlo è il bollettino statistico n. 2/2025 “L’attività assicurativa nel comparto salute (2018-2023)”, pubblicato ieri dall’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni), che evidenzia inoltre una forte concentrazione nel mercato. Secondo l’analisi, le prime cinque imprese raccolgono infatti il 66% dei premi del ramo malattia e oltre il 61% del ramo infortuni.

I dati del 2023

Nel 2023 la spesa sanitaria complessiva in Italia è pari a 176,1 miliardi di euro (8,3% del Pil). La quota prevalente della spesa sanitaria (74% del totale, pari al 6,1% del Pil) è in carico al settore pubblico mentre il 23,1% è attribuibile alla spesa out-of-pocket, direttamente a carico dei cittadini.

La spesa sanitaria intermediata, gestita da fondi sanitari e imprese di assicurazione, incide sul totale della spesa per la salute per il 2,9%.

I premi raccolti dalle imprese di assicurazione nel comparto salute (rami infortuni e malattia) risultano pari nel 2023 a 7.425 milioni di euro (3.499 per il ramo infortuni e 3.926 milioni per il ramo malattia) e aumentano del 6,7% rispetto al 2022. Il ramo malattia cresce del 10,9%, mentre il ramo infortuni del 2,4%.

Di seguito le principali informazioni riferite al 2023:

  • sono molto diffuse le polizze collettive del ramo malattia: più di un italiano su cinque ha sottoscritto tali polizze, con una netta prevalenza di quelle gestite da fondi sanitari;
  • il premio medio per unità di rischio delle polizze malattia, al netto degli oneri fiscali, è pari a 191 euro (+11% rispetto al 2022), mentre quello infortuni ammonta a 61 euro (+3,5% rispetto al 2022);
  • per entrambi i rami cresce la frequenza dei sinistri, mentre il costo medio dei sinistri indennizzati nello stesso anno di accadimento si riduce;
  • il loss e il combined ratio del ramo malattia rimangono invariati rispetto al precedente esercizio, rispettivamente pari al 70,5% e al 93,5%. Anche per il ramo infortuni non si registrano variazioni sensibili dei due indicatori, rispettivamente pari al 41,8% e al 78,0%;
  • il risultato del conto tecnico del ramo malattia al netto della riassicurazione è positivo per 219 milioni di euro, quasi raddoppiato rispetto al 2022, grazie agli utili su investimenti. Il ramo infortuni chiude con un risultato positivo di 743 milioni (+24,7%), dovuto al contributo del saldo tecnico del lavoro diretto e dell’utile da investimenti.