Ivass: contratti assicurativi più chiari rispetto al 2022. Ma i risultati sono ancora migliorabili

Ivass LogoNel 2024 è migliorato il livello di chiarezza dei contratti assicurativi, sotto il profilo del messaggio, della costruzione delle frasi e del linguaggio. A rilevarlo è l’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni), che ha avviato un follow up per monitorare il miglioramento dopo il primo monitoraggio del 2022.

L’aggiornamento ha rilevato che, a differenza di quanto avveniva due anni prima, alcuni dei contratti esaminati possono essere compresi, sia pure con qualche difficoltà, anche da chi ha un diploma di licenza media.

I risultati del follow up inducono a due considerazioni: la prima è che la via della semplificazione, se ben utilizzata, dà i suoi frutti; la seconda è che questi miglioramenti ai testi devono tradursi in modo sistematico in una maggiore semplicità e chiarezza di tutti i profili del contratto, in modo che la sua intera struttura accompagni la presentazione progressiva dei contenuti, con l’uso di un linguaggio chiaro e comprensibile. Per questo è importante proseguire nel cammino, avendo come obiettivo un processo culturale di rinnovato dialogo e fiducia con il consumatore”, ha dichiarato questa mattina il segretario generale dell’Ivass, Stefano De Polis, nel corso del workshop “La semplificazione nei contratti assicurativi: verifica dei progressi”.

De Polis ha sottolineato il ruolo fondamentale che in questo contesto svolgono compagnie e intermediari. “È importante che sia recepita e condivisa a tutti i livelli aziendali e a livello distributivo la cultura di attenzione al cliente e di semplificazione. Un atteggiamento che, se ben concepito e ampiamente condiviso, può condurre a un’importante trasformazione di tutto l’ecosistema assicurativo”, ha affermato.

Altrettanto importante il ruolo delle associazioni dei consumatori, “una potente antenna per captare le esigenze di tutte le fasce della popolazione, comprese quelle più fragili”.

I risultati dell’analisi 2022

Nel 2022, allo scopo di comprendere il livello di chiarezza e semplicità dei contratti assicurativi, l’Ivass ha commissionato alla LPC Research un’indagine che ha valutato la leggibilità e complessità della documentazione di un campione di contratti assicurativi rispetto ad un documento che tutti conosciamo: la nostra Costituzione.

È stato utilizzato il cosiddetto indice di Gulpease che misura il livello di leggibilità di un testo tarato sulla lingua italiana: la Costituzione ha un indice di Gulpease del 54,9%.

I risultati della prima indagine non sono stati confortanti: una delle conclusioni è stata che i testi analizzati erano di difficile comprensione anche per cittadini con istruzione superiore, mentre escludevano del tutto i cittadini con istruzione elementare e media.

L’Ivass ha condiviso i risultati con le compagnie, segnalando i punti per migliorare il contratto e invitandole a adottare iniziative per migliorare la chiarezza e la trasparenza dei testi contrattuali.

Il controllo del 2024

L’analisi effettuata nel 2024 ha evidenziato un generale miglioramento dei contratti per chiarezza del messaggio, semplicità nella costruzione delle frasi e del linguaggio. L’88% del campione ha fatto registrare un miglioramento del Gulpease e il valore medio dell’indice è passato dal 44,24 della prima indagine al 47,34. Il follow up ha rilevato che alcuni dei contratti esaminati possono essere compresi, sia pure con qualche difficoltà, anche da chi ha un diploma di licenza media.

L’esperienza che stiamo facendo conferma che è possibile redigere contratti giuridicamente rigorosi e, nel contempo, comprensibili anche a persone non dotate di conoscenze specialistiche. La riduzione della sottoassicurazione passa anche per contratti semplici e chiari. Una delle evidenze emerse stamane è che in presenza di una forte sollecitazione dall’Autorità, il mercato è disponibile a raccoglierla. Con la collaborazione di tutti gli stakeholder coinvolti, industria, accademia, associazioni dei consumatori, siamo convinti sia possibile estendere e migliorare ulteriormente i risultati sinora raggiunti”, ha concluso Stefano De Polis.