Ivass e Google insieme per combattere le frodi online

Ivass LogoSarà operativo dal 1° novembre il programma di verifica per gli inserzionisti, messo a punto grazie a una collaborazione tra l’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) e Google con l’obiettivo di le frodi online e a tutelare i consumatori.

Quello dei siti irregolari è un problema molto serio. Sono numerosi i consumatori che ne sono rimasti vittime. Da inizio anno, Ivass ha segnalato ben 140 siti fake. La collaborazione con Google è stata un’ulteriore iniziativa messa in pratica per proteggere i consumatori.  Confidiamo sul fatto che il programma di verifica per gli inserzionisti che Google ha avviato, possa fornire un efficace contributo alla lotta contro queste truffe. Abbiamo anche fornito a Google, per supportarli nei controlli, la white list, cioè l’elenco dei siti regolari che di recente Ivass ha pubblicato sul proprio sito e che verrà aggiornata con sistematicità”, precisa l’istituto in un comunicato stampa.

Grazie a questo nuovo processo di verifica, chi desidera pubblicizzare servizi finanziari regolamentati attraverso i servizi pubblicitari di Google in Italia dovrà dimostrare di essere autorizzato dalle autorità locali competenti. Inoltre, per poter iniziare la propria attività pubblicitaria, sarà necessario aver completato il programma di verifica degli inserzionisti di Google.

In Italia il processo di pre-certificazione per gli inserzionisti di servizi finanziari attivi è iniziato alla fine di agosto e l’entrata in vigore è prevista per il 1 novembre. “Ci impegniamo affinché la pubblicità che mostriamo sia sicura e affidabile e crediamo che la collaborazione con le istituzioni e le autorità di regolamentazione sia essenziale a tal fine. Per questa ragione, per esempio, in Italia abbiamo collaborato con l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni – Ivass, e continuiamo a collaborare con le autorità locali competenti, in Europa e nel mondo, per garantire l’efficacia di questo programma”, si legge sul blog del motore di ricerca.

Google spiega inoltre che il programma di verifica per gli inserzionisti di servizi finanziari, attivo in diversi paesi nel mondo (oltre all’Italia, per esempio in Spagna, Francia, Australia e Taiwan) è stato lanciato per la prima volta nel Regno Unito. E ha comportato una forte diminuzione delle segnalazioni di annunci che nascondono frodi finanziarie.

Questa policy rappresenta un ulteriore passo avanti nel nostro impegno per garantire un ecosistema pubblicitario sicuro, sano e sostenibile. Abbiamo implementato norme che impediscono pratiche fraudolente come il phishing, il clickbait o le informazioni ingannevoli su prodotti, servizi o aziende – conclude la nota -. Abbiamo anche introdotto regole rigide su come gli inserzionisti possono commercializzare prodotti finanziari come prestiti, servizi di trading sul debito, servizi assicurativi o prodotti finanziari speculativi complessi. I nostri team applicano queste politiche in modo rigoroso e utilizzano sia l’apprendimento automatico, sia la revisione umana per bloccare la pubblicità fraudolenta. Solo nel 2022 abbiamo bloccato o rimosso oltre 198 milioni di annunci che violavano le nostre norme relative ai servizi finanziari. Rinnoviamo ancora una volta il nostro impegno verso questo tipo di iniziative e continueremo a collaborare con le istituzioni e altri esponenti del settore per introdurre i cambiamenti necessari e contribuire alla lotta contro le tattiche in costante evoluzione utilizzate dai malintenzionati”.