Tra il 2021 e il 2024 i premi annui relativi all’rc auto sono aumentati del 12,6%. Lo ha reso noto oggi l’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni), nel Quaderno n. 33 “Analisi delle dinamiche dei premi r.c. auto”, a cura di Paride Antonini, Donato D’Angelo, Marianna D’Aria, Pierfranco Mattei, Agostino Tripodi.
Il documento segnala come, dopo una riduzione del 25,3% in termini nominali e del 29,7% in termini reali tra il 2014 e il 2019, a partire dal 2022 gli incrementi sono stati rispettivamente del 6,1% e del 5% in termini nominali. L’incremento complessivo del premio medio pagato a luglio 2024 rispetto a gennaio 2021 è stato poi del 12,6%.
Il metodo dell’analisi
Il lavoro di ricerca si basa su di un campione rappresentativo di circa 3 milioni di contratti sottoscritti tra gennaio 2021 e luglio 2024 e utilizza i dati della rilevazione Iper. L’obiettivo è descrivere l’andamento dei premi r.c. auto in relazione all’andamento della redditività del ramo e quantificarne gli aumenti per fasce di mercato. L’analisi tiene conto di variabili di prezzo quali le caratteristiche degli assicurati, dei veicoli e delle clausole contrattuali. La ricerca inoltre analizza la correlazione empirica tra aumenti dei premi e incremento dei costi dei sinistri (attesi o realizzati).
Le principali evidenze
Dal Quaderno n. 33 “Analisi delle dinamiche dei premi r.c. auto” emerge che:
- l’aumento dei premi rc auto ha interessato anche gli altri Paesi europei che, come l’Italia, negli ultimi anni hanno risentito dell’aumento dell’inflazione. Nel nostro Paese è stato registrato un aumento inferiore al +19,6% negli altri paesi Ue. Nel ranking l’Italia si posiziona al ventesimo posto;
- gli aumenti sono stati eterogenei in funzione delle caratteristiche degli assicurati (età, provincia di residenza, classe di bonus-malus) e della presenza o meno di garanzie accessorie: l’aumento è maggiore per il Centro Italia (+15,5%), segue il Nord (+14%) mentre la variazione è minore al Sud (+11%), dove i premi erano in partenza più elevati; il premio medio degli assicurati in prima classe del bonus-malus è cresciuto del 13%, mentre l’aumento risulta superiore per gli altri assicurati (+17,8%); gli assicurati più giovani sono stati maggiormente penalizzati dai rincari r.c. auto, con un incremento del 23,4% per gli under-25 a fronte del +12% per gli over 60;
- i premi rc auto rispondono con un ritardo di circa 9 mesi rispetto all’andamento dell’indice dei prezzi al consumo. Gli aumenti analizzati nel 2024 fanno ipotizzare una relazione con il maggiore costo dei sinistri con danno non patrimoniale alle persone per l’aggiornamento delle c.d. tabelle di Milano.