Konsumer Italia ha espresso la propria soddisfazione per la decisione della Corte costituzionale, che consentirà ai cittadini che hanno contratto mutui e li hanno estinti anticipatamente di ottenere la rifusione di ingenti importi relativi ai costi e, proporzionalmente, agli interessi già corrisposti. Questo, precisa l’associazione dei consumatori in una nota, riguarda in special modo “i mutui con ammortamento alla francese, che rappresentano la maggior parte di quelli proposti dalle banche italiane, nei quali le prime rate consistono nella restituzione degli interessi. In caso di estinzione anticipata del finanziamento, il consumatore ha diritto alla riduzione dei costi sostenuti”.
La Corte costituzionale con sentenza n. 263 in data 22 dicembre 2022 ha dichiarato l’incostituzionalità dell’art. 11-octies, comma 2, del decreto-legge 25 maggio 2021, n.73 (Misure urgenti connesse all’emergenza da Covid – 19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute dei servizi territoriali), convertito, con modificazioni, nella legge 23 luglio 2021, n. 106, nella parte in cui limitava ad alcune tipologie di costi il diritto alla riduzione spettante al consumatore.
La norma riguardava i contratti conclusi dopo l’entrata in vigore della disciplina attuativa della direttiva 2008/48/Ce, ma prima dell’entrata in vigore della legge n. 106 del 2021. In questa limitazione, la Corte costituzionale “ha ravvisato una violazione dei vincoli derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Ue e, in particolare, della direttiva 2008/48/Ce, come interpretato dalla Corte di giustizia con la sentenza Lexitor”.
La Corte costituzionale ha chiarito che ai consumatori spetterà il diritto alla riduzione proporzionale di tutti i costi sostenuti in relazione al contratto di credito, anche qualora abbiano concluso i loro contratti prima dell’entrata in vigore della legge n. 106 del 2021.
“Da segnalare ancora che la sentenza riguarda non solo mutui, ma ogni tipo di finanziamento e che gli uffici Konsumer sono a disposizione dei consumatori per avviare le pratiche di restituzione”, conclude la nota.