Nei primi 9 mesi dell’anno Kruso Kapital ha registrato un utile netto adjusted pari a 2,979 milioni in aumento a/a del 27%. L’utile netto contabile, che include le componenti non ricorrenti (spese derivanti principalmente dall’Ipo e dall’acquisizione in corso in Portogallo, complessivamente pari a 130 mila netto tasse in buona parte registrato già nel 1Q24) è pari a 2,849 milioni di euro.
Al 30 settembre 2024, sono circa 76.000 le polizze di credito su pegno in Italia sottostanti i 128,3 milioni di impieghi totali (117,3 milioni al 30 settembre 2023 e 121,4 milioni al 31.12.2023), in aumento a/a. La crescita a/a degli impieghi è stata guidata sostanzialmente dai volumi originati dalla rete in Italia. Nell’ambito del credito su pegno in Italia, sono state realizzate 39 aste, per i beni rivenienti dal pegno (30 nello stesso periodo del 2023). L’andamento commerciale nei primi nove mesi del 2024 dell’attività in Grecia è in netto miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2023. Nel mese di agosto è stato finalizzato l’acquisto di un portafoglio di credito su pegno di 0,7 milioni in Italia, con clienti divisi in più aree geografiche e aperta la quindicesima filiale a Sanremo, la prima in Liguria.
Il margine di intermediazione aumenta a/a del 24,6% (17,6 milioni vs 14,1 milioni al 30.9.2023), principalmente per il contributo del credito su pegno in Italia, a seguito dei maggior impieghi e della più alta marginalità. Il business delle aste di opere d’arte e oggetti da collezione rappresenta meno del 2% del totale margine di intermediazione al 30.9.2024 (4,6% dell’intero 2023), in calo a/a e caratterizzato da un terzo trimestre in cui tipicamente avvengono poche aste. La crescita degli interessi attivi e commissioni attive del credito su pegno (pari al 22% ai 9M 2024, in linea con il 1H 2024) ha più che compensato l’aumento del costo del funding, che dal secondo trimestre del 2024 ha iniziato a registrare segnali di stabilizzazione, grazie ad una marginalità in crescita a/a. L’aumento del 16% a/a delle commissioni nette è guidato dai maggior impieghi e dal maggior contributo delle aste del pegno in Italia.
Le rettifiche di credito rimangono non significative.
La variazione positiva dei costi operativi a/a è sostanzialmente guidata dalle maggiori spese del personale che dal 2Q24 prevedono la contabilizzazione dell’LTI post IPO (242 mila), gli aumenti salariali per il nuovo ccnl, il consuntivo del bonus di Kruso Kapital a livello individuale sul risultato 2023 in lieve aumento rispetto all’anno precedente e le maggiori spese del personale anche per il maggior numero di risorse per la controllata Art-Rite. Il numero di risorse di gruppo è 98 al 30.9.2024 in lieve aumento a/a (91 al 30.9.2023). Le altre spese amministrative includono oneri non ricorrenti derivanti dall’IPO e dall’acquisizione in Portogallo in via di finalizzazione (pari a 199 mila al 30.9.2024); al netto di queste componenti, per KK le maggiori spese in pubblicità, legali/consulenze, ICT/pegno digitale e costi running post IPO.
L’utile prima delle imposte aumenta del 21% a/a, con un contributo negativo delle controllate PP Grecia ed Art-Rite pari, rispettivamente a 423.000 e a 522.000.
Il totale attivo, in aumento del 3,8% rispetto al 31 dicembre 2023, è sostanzialmente composto dai crediti verso clientela per l’attività di credito su pegno (in aumento del 5,7% rispetto al 31.12.2023) e dagli avviamenti per un importo complessivo pari a 29,6 milioni, di cui 28,4 milioni generato dall’acquisizione del ramo d’azienda ex IntesaSanPaolo perfezionata nel luglio 2020. Nel mese di ottobre è stato finalizzato un aumento di capitale di Art-Rite di 500.000.
Nelle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato è ricompreso il sopravanzo d’asta pari a 5 milioni. La sottovoce debiti verso banche include finanziamenti da Banca Sistema e da altre banche, queste ultime in un intorno del 16% sul totale.
Il patrimonio netto al 30.9.2024 ammonta a 47,8 milioni, in aumento rispetto al 31.12.2023 (pari a 42,4 milioni) oltre all’utile di periodo anche per l’aumento di capitale dell’IPO con un impatto di 2,5 milioni.
Il totale dei fondi propri (Total Capital) al 30 settembre 2024 su base individuale ammonta a 19 milioni (lo stesso anche in termini di CET1), con il Total Capital Ratio al 26,1% (18,7% al 31.12.2023).