La Bce ha aumento di 50 punti base i tre tassi di interesse di riferimento e ha approvato lo strumento di protezione del meccanismo di trasmissione della politica monetaria (Transmission protection instrument, Tpi).
I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di
rifinanziamento marginale e sui depositi presso la Banca centrale saranno innalzati rispettivamente
allo 0,50%, allo 0,75% e allo 0,00%, con effetto dal 27 luglio 2022.
“In linea con il forte impegno ad assolvere il suo mandato di preservare la stabilità dei prezzi, il Consiglio direttivo ha adottato ulteriori misure fondamentali per assicurare un ritorno dell’inflazione verso il suo obiettivo del 2% a medio termine”, si legge in un comunicato stampa.
Il consiglio direttivo ha ritenuto “opportuno adottare un primo intervento più ampio nella normalizzazione dei tassi di riferimento rispetto a quanto segnalato nella riunione precedente. Questa decisione si basa sulla valutazione aggiornata del Consiglio direttivo sui rischi di inflazione e sul maggiore sostegno fornito dal TPI a un’efficace trasmissione della politica monetaria. Ciò sosterrà il ritorno dell’inflazione verso l’obiettivo di medio termine del Consiglio direttivo rafforzando l’ancoraggio delle aspettative di inflazione e assicurando che le condizioni della domanda si adeguino in linea con il conseguimento dell’obiettivo di inflazione nel medio periodo”.
Nelle prossime riunioni del Consiglio direttivo sarà opportuna un’ulteriore normalizzazione dei tassi di interesse. “Anticipare a oggi l’uscita dai tassi di interesse negativi consente al Consiglio direttivo di passare a un approccio in cui le decisioni sui tassi vengono prese volta per volta – prosegue la nota -. L’evoluzione futura dei tassi di riferimento definita dal Consiglio direttivo continuerà a essere guidata dai dati e contribuirà al conseguimento dell’obiettivo di inflazione del 2% a medio termine. Nel contesto della normalizzazione della politica monetaria, il Consiglio direttivo valuterà le opzioni per la remunerazione della liquidità in eccesso”.
Il consiglio direttivo ha ritenuto necessaria l’istituzione del Tpi al fine di sostenere l’efficace trasmissione della politica monetaria. In particolare, “mentre il consiglio direttivo prosegue nel percorso di normalizzazione, il Tpi assicurerà che l’orientamento di politica monetaria sia trasmesso in modo ordinato in tutti i paesi dell’area dell’euro. L’unicità della politica monetaria del Consiglio direttivo è un presupposto affinché la Bce possa adempiere il mandato di mantenere la stabilità dei prezzi”.