La Bce non tocca i tassi. Draghi: “A questi livelli o più bassi fino al 2017”

BceNella riunione odierna il consiglio direttivo della Banca centrale europea ha lasciato fermo il costo del denaro: il tasso principale rimane così al minimo storico dello 0,00%, quello sui depositi bancari a meno 0,40% e quello di rifinanziamento marginale a 0,25%.

“Resteranno a questi livelli o più bassi ancora a lungo, di certo oltre la fine del piano di acquisti nel settembre 2017”, ha spiegato il presidente Mario Draghi, aggiungendo che nonostante persistano incertezze economiche globali l’istituto di cui è a capo si aspetta che la ripresa continui.

Nel caso si verificasse una stretta finanziaria non desiderata che alterasse le prospettive d’inflazione di medio termine la Bce, ha continuato Draghi “è pronta ad agire usando tutti gli strumenti concessi dal suo mandato”.

Il presidente ha poi sottolineato che “le politiche monetarie da sole non possono rilanciare l’economia, servono più sforzi nell’aumento della produttività e nella creazione di posti di lavoro. Gli sforzi devono arrivare dall’Unione europea, ma anche dai singoli Stati, servono le riforme strutturali. I tassi negativi funzionano e senza la politica monetaria avviata nel 2012, oggi l’inflazione sarebbe negativa e la crescita ancora più debole, ma negli ultimi anni abbiamo agito quasi da soli”.