La Bce non tocca i tassi e respinge le pressioni per nuove misure

Il consiglio di Francoforte, in linea alla attese degli analisti, ha confermato il costo del denaro all’interno dei 17 paesi Uem all’1% e i tassi di depositi e prestiti overnight allo 0,25% e all’1,75%. La decisione, ha spiegato Draghi, non è stata presa all’unanimità: alcuni consiglieri Bce, ma non molti, avrebbero preferito una mossa espansiva.

Secondo Draghi, la ripresa economica della zona euro deve confrontarsi con crescenti rischi al ribasso, evidenziati dalle ultime indagini qualitative che mettono in evidenza una crescente incertezza sulle prospettive.

“Le prospettive economiche all’interno della zona euro rimangono deboli con un’accentuata incertezza che pesa sulla fiducia e che aumenta i rischi al ribasso” ha dichiarato il governatore.

Tuttavia lo staff di Francoforte ha confermato per il 2012 le previsioni di crescita della zona euro, comprese nel range -0,5%/+0,3%, mentre rispetto allo scorso marzo ha leggermente ridotto il range di crescita per il 2013, portandolo a 0,0%/+2,0% da 0,0%/+2,2%.